martedì 5 gennaio 2010

Come mi illuminerò di meno?

Vogliamo vedere come sarà il mio 12 febbraio, giorno del “m’illumino di meno”? Spuntiamo il loro decalogo…
  1. spegnere le luci quando non servono
    Beh, questo me l’ha insegnato mia mamma quando avevo circa quattro anni… e da allora è diventata per me una forma mentis. Ammetto che, soprattutto fra le generazioni più giovani, è un atteggiamento non molto diffuso… il che mi pare incomprensibile. Che faccia parte anche questo del famoso “conflitto generazionale”? Magari! Se fosse così, noi delle “vecchie generazioni” avremmo vinto in partenza per manifesta pochezza mentale dell’avversario…
  2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici
    E’ già da un po’ d’anni che ho una bella multipresa (quelle che in gergo vengono definite “ciabatte”) a cui è collegato TV, lettore DVD, stereo e parafernalia vari. Un’altra “ciabatta” controlla il PC, il router, l’hard disk esterno… OK, secondo punto a posto!
  3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria
    E’ scritto chiaramente sul libretto d’istruzioni del frigorifero, basta leggerlo e seguirlo… d’accordo, leggere le istruzioni e, soprattutto, applicarle, non è più di moda. Ma io sono fatto all’antica e, soprattutto, non seguo la moda. Che ci posso fare?
  4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola
    Questo chi è che me l’ha insegnato? Mia mamma, mia nonna, o lo avrò imparato in quella settimana passata in colonia estiva in montagna quando avevo 12 anni? La memoria non mi aiuta…
  5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre
    No ma… veramente esiste gente così scema?!?!
    No, non disturbatevi a rispondermi: lo se, esiste. Sono consapevole del fatto che non esiste limite alla stupidità umana, ma ciononostante non posso fare a meno di meravigliarmi…
    ”Contro la stupidità, anche gli Dei lottano invano”: lo diceva Schiller eh, mica pizza e fichi…
    E chi sono io per pretendere di lottare contro la stupidità umana? Mi sa che l’unica è terminarli… sarà politicamente poco corretto, ma ridurli a biomassa e reimetterli nel grande Cerchio della Vita è l’unica via d’uscita.
  6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria
    Quando andai ad abitare nel primo appartamentotutto mio, un quarto di secolo fa, combattei una battaglia di una settimana contro gli spifferi… consumai chilometri di guarnizioni paraspifferi, ma alla fine vinsi. Da allora, qualche battaglia l’ho anche persa (nella mia casa attuale, c’è una porta fatta di un materiale alieno, ostile a qualsiasi adesivo, sulla quale non c’è verso di riuscire a fissare uno paraspifferi in maniera decente… ma saper evitare di accanirsi nelle battaglie perse in partenza è uno dei segreti della vittoria e della felicità Ci ho rinunciato, e basta… tutto il resto della casa è sigillato.
  7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne
    Consiglio che va preso cum grano salis. Se la finestra permette una buona insolazione, di giorno la tenda farà più danno che altro. E di notte, chiudere le imposte esterne aiuta più che non tirare una tenda…
  8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni
    Effettivamente, si tratta di un comportamento diffuso.. e che mi fa dubitare fortemente di quell’ aggettivo ”intelligente” con cui usiamo definire la specie umana. Ma torniamo al discorso di cui al punto 5…
  9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni
    Ho il riscaldamento a battiscopa, non mi serve…
  10. utilizzare l’automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto.
    Il 12 febbraio andrò al lavoro in autobus, come al solito. E, come al solito, uscirò di casa cinque minuti dopo il mio collega che va al lavoro in automobile. E, come al solito, io arriverò puntuale, e lui in ritardo, perché “non c’era parcheggio”. Ciononostante, se capiterà di parlarne, lui mi guarderà con sufficienza e spiegherà che lui è allergico all’autobus, che viaggiare in autobus non è vita, che vuoi mettere la comodità…
    Si, voglio proprio mettere.
    In autobus io ho tutto il tempo di leggere, scrivere al computer, riposare. Tutte cose che in macchina NON posso fare.
    Spendo una frazione infinitesima di quanto non spenderei andando in macchina.
    Impiego meno tempo.
    Non ho il problema di cercare parcheggio (senza peraltro trovarlo).
    E non mi mangio il fegato bloccato in mezzo al traffico, dentro una scatoletta di latta extralusso…
    Serve altro?

Insomma, io della giornata dell’”Illumino di meno” personalmente non è che ne abbia molto bisogno… faccio già, ogni giorno, molto di più di quanto questa manifestazione non ci chieda.Per "illuminarmi di meno", dovrei proprio spegnermi.
Tuttavia mi sarà utile: per un giorno, almeno uno, mi sentirò un po’ meno solo in questa mia battaglia…
E chissà che non mi riesca di smentire Schiller, e di riuscire a portare dalla parte giusta della barricata qualche imbecille, salvandolo dalla propsia stupidità...

1 commento:

  1. Ma ROTFL!!!!
    Comunque hai ragione... ed io rido per non piangere...

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