tag:blogger.com,1999:blog-38177482761223087512024-03-13T01:36:01.074+01:00Voglio il fotovoltaico!Ho deciso.
Voglio i pannelli fotovoltaici sul mio tetto!
Il perchè, dovrebbe esser ovvio... e se non lo fosse, lo spiegherò sul blog.
Se volete accompagnarmi in questa avventura...Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.comBlogger202125tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-91796607046358794262014-03-13T11:12:00.002+01:002014-03-13T11:12:36.055+01:00il Catasto contro il fotovoltaicoA remare contro il fotovoltaico in Italia ci si è messa anche l'Agenzia delle Entrate, che con la <a href="http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Documentazione/Provvedimenti+circolari+e+risoluzioni/Circolari/Archivio+circolari/Circolari+2013/Dicembre+2013/Circolare+n.+36E+del+19+dicembre+2013/14290+FOTOVOLTAICO.pdf" target="_blank">circolare 36/E del 19 dicembre 2013</a> ha deciso di regolamentare gli aspetti catastali di un impianto fotovoltaico.<br />
<br />
Ad esempio gli impianti fotovoltaici a terra, considerati beni immobili, devono venir accatastati nella categoria D/1 "opifici".<br />E questo, per tutte le aziende, va ad incidere ad esempio di criteri ed i tempi con cui un impianto fotovoltaico viene portato fiscalmente in ammortamento... se fino ad oggi un impianto fotovoltaico, dal punto di vista fiscale, si ammortizzava in circa 11 anni, adesso questi anni diventano 25.<br />
<br />
Vengono poi stabiliti i criteri per cui un impianto fotovoltaico sul tetto può incidere sulla rendita catastale dell'edificio (aumentandola, of course...), e quindi comportando un aumento delle varie ICI, IMU, TASI, IRPEF ecc. ecc.<br />
<br />
Insomma, decisamente niente buone notizie per il fotovoltaico in Italia... ma da quando ce ne sono?<br />
<br />
Leggetevi pure <a href="http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Documentazione/Provvedimenti+circolari+e+risoluzioni/Circolari/Archivio+circolari/Circolari+2013/Dicembre+2013/Circolare+n.+36E+del+19+dicembre+2013/14290+FOTOVOLTAICO.pdf" target="_blank">tutte le 66 "chiarissime" pagine della circolare</a> e fatevi un'idea vostra...<br />
<br />
<br />Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-32864633688867074582012-10-18T11:32:00.001+02:002012-10-18T11:32:05.641+02:00Quer pasticciaccio brutto del fotovoltaico gratis...Poco più di due anni fa avevo annunciato su questo blog <a href="http://voglioilfotovoltaico.blogspot.it/2010/08/fotovoltaico-gratis-trieste.html" target="_blank">l'iniziativa della provincia (minuscolo deliberato) di Trieste</a> che avrebbe permesso (nelle intenzioni) di "mettere a disposizione della cittadinanza mille impianti fotovoltaici senza alcun onere di spesa legata all’acquisto o all’installazione degli stessi."<br />
<br />
Già allora esprimevo qualche perplessità sull'iniziativa, che essenzialmente non era diversa da mille altre che nello stesso periodo i fornitori offrivano direttamente agli utenti, e che possiamo riassumere in: "Tu, utente, hai a disposizione un tetto ben orientato? Bene, io, azienda, ci metto l'impianto ed i pannelli, tu non scuci una lira, tu per un tot di anni ti cucchi l'energia elettrica domestica gratis, ed io azienda invece mi cucco i proventi del "conto energia".<br />
<br />
E mi chiedevo quale fosse il ruolo della provincia (minuscolo sempre deliberato)...<br />
<br />
Ebbene, adesso si è scoperto quale era il ruolo della provincia. La provincia ha svolto il ruolo che doverosamente svolge qualsiasi amministrazione pubblica italiana da trent'anni a questa parte, ovvero rallentare il tutto a dismisura, dando magistrale dimostrazione di come rendere difficile il facile attraverso l'inutile.<br />
<br />
Il tutto è saltato fuori con <a href="http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/10/15/news/fotovoltaico-gratuito-tagliati-gli-incentivi-1.5860542" target="_blank">un articolo de Il Piccolo del 15 ottobre</a>, in cui sostanzialmente si scopre che:<br />
<br />
<ul>
<li>a distanza di oltre due anni, il progetto è ben lontano dall'esser concluso</li>
<li>nel frattempo, con l'ultimo, famigerato "conto energia", ed il taglio drastico dei relativi incentivi, i fornitori non possono ovviamente più permettersi la fornitura a queste condizioni</li>
</ul>
<br />In tutto ciò c'era un unico ruolo della provincia che avrebbe avuto senso, e riguardava l'attivazione degli impianti fotovoltaici in zone tutelate (e quindi i progetti soggetti a nulla osta da parte della locale sovrintendenza): la provincia avrebbe dovuto farsi parte attiva in modo da trovare una soluzione "politica" per semplificare questi procedimenti, renderli quindi meno costosi ed accelerarli.<br />
Infatti, se il fornitore (secondo le intenzioni iniziali) poteva sostenere i normali costi di progettazione e realizzazione degli impianti, non avrebbe potuto sostenere i maggiori costi dell'autorizzazione paesaggistica...<br />
<br />
Ebbene, anche in tutto ciò la provincia ha fallito: tutte le domande che riguardavano impianti in zone sottoposte a vincolo paesaggistico sono state "temporaneamente accantonate", e quindi in due anni nulla è stato fatto...<br />
<br />
Quindi, riassumendo:<br />
<br />
<ul>
<li>chi, due anni fa, si fosse rivolto direttamente ad un qualsiasi fornitore, oggi avrebbe l'impianto </li>
</ul>
Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-10129414590861659582012-08-22T13:29:00.000+02:002012-08-22T13:30:34.583+02:00finalmente entrato in vigore l'obbligo di installazione di impianti da fonti rinnovabiliIl 31 maggio scorso è finalmente definitivamente entrato in vigore il Dlgs 28/2011, che sancisce l'obbligo di installazione di impianti alimentati da energie rinnovabili per gli edifici di nuova coostruzione o sottoposti a rilevanti interventi di ristrutturazione.<br />
<br />
Sinteticamente: devono venir installati impianti di produzione energia termica che garantiscano:<br />
<br />
<ul>
<li>almeno il 50% del fabbisogno di acqua calda snitaria</li>
<li>il 20% del fabbisogno per il raffrescamento ed il riscaldamento (se la richiesta del titolo edilizio è presentata dal 31/5/12 al 31/12/2013)</li>
<li>il 35% del fabbisogno per il raffrescamento ed il riscaldamento (se la richiesta del titolo edilizio è presentata dal 01/01/13 al 31/12/2016)</li>
<li>il 50% del fabbisogno per il raffrescamento ed il riscaldamento (se la richiesta del titolo edilizio è presentata dopo il 31/12/2016
</li>
</ul>
<div>
In caso i edifici pubblici, le percentuali sono aumentate del 10%.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Ovviamente, il relativo regolamento non è stato ancora emanato...</div>
<div>
<br /></div>
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<br /></div>
Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-37944375130047260602012-08-21T16:44:00.002+02:002012-08-21T16:44:47.799+02:00SCONVOLGENTE PERCORSO DI UN TECNICO PER REALIZZARE E FARE INCENTIVARE UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO<br />
Una delle frasi più ricorrenti, in questo periodo di crisi, è che la burocrazia uccide il Paese. <br />Verissimo!<br />
<br />
Voglio raccontare, a scopo dimostrativo della coerenza della mia affermazione, un caso reale e concreto di autentica follia, elencando con precisione a cosa va incontro un tecnico per completare l’iter burocratico per la realizzazione e l’incentivazione di un impianto fotovoltaico.<br />
<br />
Supponiamo di essere sfortunati al primo passo e che l’edificio dove vogliamo installare l’impianto ricada in tutela paesaggistica o di centro storico. Via con la prima raffica di scartoffie di cui riporto un preciso e dettagliato elenco :<br />
<br />
1) modulo di richiesta in funzione dei vari enti<br />
2) estratto mappa catastale<br />
3) estratto prg<br />
4) tavola di progetto<br />
5) relazione tecnica<br />
6) Documentazione fotografica<br />
7) documento di identità del richiedente/i<br />
8) documento di identità del progettista <br />
9) allegato di consenso nel caso di più proprietari.<br />
<br />
Presentato il primo “plico” occorre armarsi di santa pazienza e aspettare che la Commissione esamini il progetto nella speranza che venga approvato. Supponiamo di essere stati fortunati ed avere ottenuto l’approvazione “al primo tentativo”. Ora disponiamo dell’autorizzazione della tutela.<br />
<br />
Secondo passo del calvario : presentazione della DIA (o altro titolo autorizzativo/abilitativo) in Comune. Anche in questo caso la nostra stampante dovrà darsi da fare: sempre per non essere generico elenco con precisione gli elaborati necessari, premesso che questo aspetto è di competenza comunale e pertanto nella varie zone d’Italia possono esserci delle diversità. Il caso specifico è per la provincia di Trento.<br />
1) modulo dia <br />
2) modulo allegato B (elaborati parte integrante della domanda di concessione / denuncia d'inizio di attività);<br />
3) modulo allegato C (provvedimenti relativi domanda di concessione / denuncia d'inizio di attività) <br />
4) Eventuale parere positivo autorizzazione paesaggistica di cui sopra<br />
5) planimetria di progetto con schema elettrico unifilare <br />
6) relazione tecnica impianto <br />
7) estratto mappa catastale<br />
8) estratto prg <br />
9) documentazione fotografica <br />
10) documento del richiedente<br />
11) documento del progettista<br />
12) quadro sinottico degli elaborati <br />
13) modulo statistica (vero capolavoro burocratico!)<br />
14) comunicazione di inizio lavori (con tutte le scartoffie della ditta DURC, dichiarazione organico ecc) <br />
15) modulo accettazione ditta.<br />
<br />
Con una buona parte della risma di carta inserita nella stampante già consumata, proseguiamo e cambiamo “fronte” e iniziamo la maratona della connessione alla rete (più faticosa dei canonici 42.195 km) . Qui occorre fare un distinguo poiché ogni Ente Gestore ha il suo ITER. In Trentino lavorare con SET Distribuzione è abbastanza agevole avendo a che fare con persone che dimostrano disponibilità, capacità e soprattutto buon senso. Ma nel caso si avesse a che fare con ENEL le cose vanno in maniera ben diversa: un vero inferno, senza timore di essere retorici.<br />
Ultimamente avrebbe dovuto essere messa in atto una semplificazione: i portali informatici Internet…. Ebbene, specie nel caso di ENEL, questa si è invece rivelata un’astuta trappola per ostacolare occultamente gli operatori. Il portale è quanto di più inefficiente e ingestibile possa esistere. Diverso per il portale SET che pare ben strutturato e, a parte qualche comprensibile problemino di start-up, funziona bene.<br />
<br />
In ogni caso, cercando di uniformare la procedura, diversa appunto da gestore a gestore, l’iter è il seguente 1) Compilazione di modulo dati del cliente<br />
2) Presentazione del progetto<br />
3) Relazione tecnica<br />
4) Dichiarazione di proprietà del tetto da parte dell’aspirante produttore<br />
5) Documenti di identità.<br />
<br />
L’Ente distributore risponde con un preventivo di connessione che dovrà essere sottoscritto con l’immancabile modulo. Dopodiché sarà presentata la fattura da pagare, la cui attestazione di pagamento dovrà ovviamente essere caricata sul portale.<br />
<br />
Fatto questo inizia la parte più INSIGNIFICANTE del tutto. Realizzare l’impianto!<br />
<br />
Una volta concluso questo lavoro assolutamente secondario, il massacro burocratico continua.<br />
<br />
Ed ecco una nuova trappola per l’utente : il portale GAUDI!!!! Ovvero il Registro Nazionale degli impianti di produzione. Agli albori del fotovoltaico si chiamava CENSIMP (censimento impianti) ed era una pratica che si espletava in non più di 10 minuti. Ma siccome era troppo facile… hanno reputato necessario complicare e burocratizzare ancora di più le cose! Vediamo allora, sempre per essere precisi e non generici, i passi di questa ennesima pazzia. Prima registrazione sul portale con i soliti dati del cliente che ormai il tecnico conosce già a memoria: il primo risultato è un foglio di attestazione che l’impianto è stato “censito” . Una volta finiva appunto qui, ora no. Occorre, perdendo TANTO tempo rientrare nel portale per vedere se l’Ente Gestore ha “validato” la pratica. Fatto questo il tecnico deve attivare una diavoleria che si chiama UPNR o UPR (Unità produttiva rilevante o non rilevante). Poi deve, in un'altra sezione, andare ad inserire la data in cui l’impianto è stato finito. Ma non finisce qui! Ora il povero tecnico dovrà aspettare che ENEL e TERNA si parlino fra di loro (cosa che appare estremamente difficoltosa) per “abilitare la connessione”. Senza questo “importantissimo e fondamentale” (in senso ironico se non si capisse…..) passaggio, ENEL non va dall’utente a connettere l’impianto. In pratica deve abilitare sé stessa… senza che l’utente possa fare nulla.<br />
Supponiamo di avere scavallato anche questa tappa …. di strada e di carta ne abbiamo ancora da stampare a tonnellate ( con gioia immensa degli energivori…). Passiamo quindi alla comunicazione di fine lavori ENEL….<br />
<br />
Ecco la lista dettagliata e vi assicuro che non vi stiamo prendendo in giro: è tutto vero !<br />
<br />
1) regolamento di esercizio <br />
2) allegato a al rde - dichiarazione di conformità e verifica dell’impianto di produzione e sistema di protezione di interfaccia + foto autotest inverter <br />
3) allegato b al rde - schema elettrico unifilare <br />
4) allegato c al rde – elenco e recapiti del personale autorizzato<br />
5) allegato d al rde - addendum tecnico al regolamento di esercizio <br />
6) allegato e al rde : scheda sui rischi specifici relativi alle attività ENEL nel punto di connessione<br />
7) allegato f al rde - dichiarazione sostitutiva per inverter ,per delibera aegg 84/2012<br />
8) allegato a al preventivo- accettazione del preventivo – con c.d.i.<br />
9) attestazione di pagamento del preventivo<br />
10) attestazione gaudi ( si proprio lei…quella di prima!!!!) <br />
11) allegato p , comunicazione fine lavori <br />
12) dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà di avvio dell’iter autorizzativo <br />
13) relazione tecnica (sopra i 6 kW).<br />
<br />
A questo punto , forse, se non abbiamo sbagliato una crocetta o una scritta in uno degli infiniti moduli, che per aumentare il livello di difficoltà vengono modificati con ammirevole e perseverante frequenza, il nostro impianto è connesso alla rete.<br />
Pensate sia finita qui?? No, no.. benvenuti nelle forche Caudine del GSE o ancora peggio delle Agenzie delle dogane (se l’impianto serve anche per autoprodursi l’energia e ha potenza superiore ai 20 kW…. In pratica se fai una cosa giusta devi essere giustamente punito con ulteriori massacri burocratici)<br />
La pratica GSE è davvero un esempio inappuntabile del perché stiamo affondando come Paese… di come questa burocrazia inutile e idiota assorba energie che potrebbero essere usate in maniera più produttiva.<br />
Iniziamo con entrare nel portale (se funziona…..) e registrare utente e impianto. Compilare una scheda tecnica che ha dell’incredibile (ad esempio dobbiamo riportare i numeri di matricola dei contatori di produzione e scambio installati….. ) e altre cosette.<br />
<br />
Poi inizia la mattanza dell’inserimento degli allegati elettronici…. Anche qui non vi stiamo prendendo in giro anche se, effettivamente, pare una barzelletta…. Eccoli , numerati, con teutonica precisione:<br />
<br />
1) richiesta di concessione tariffe incentivanti<br />
2) certificato antimafia<br />
3) dichiarazione sost. di atto di notorietà con allegato documento di identità<br />
4) scheda tecnica finale d'impianto <br />
5) relazione tecnica (solo impianti p> 6kw) <br />
6) schemi elettrici di sistema<br />
7) elaborati grafici di dettaglio<br />
8) planimetria (solo impianti p> 6kw)<br />
9) 5 fotografie impianto<br />
10) elenco moduli fotovoltaici (ebbene si , numeri di matricola UNO AD UNO) <br />
11) elenco convertitori<br />
12) dichiarazione proprietà immobile<br />
13) autorizzazione alla costruzione dell'impianto<br />
14) dichiarazione del comune attestante la validità del titolo autorizzativo<br />
15) comunicazione codice pod<br />
16) verbali di installazione contatori <br />
17) attestazione gaudi (ancora lei!!! Ormai anche chi legge ci sarà affezionato)<br />
18) certificati di ispezione di fabbrica di moduli ed inverter <br />
19) documento di identità del soggetto responsabile/legale rappresentante.<br />
<br />
Ultimamente siccome non bastava…. altri 2-3 certificati dei pannelli ma ve li risparmiamo….<br />
Ma anche con il GSE non è ancora finita…. Nella beata speranza che si ottenga l’agognata “TARIFFA RICONOSCIUTA” e non si incappi nelle più strampalate richieste di integrazioni, occorre ancora burocratizzare la convenzione Conto Energia e Scambio sul Posto (o ritiro dedicato), nel prossimo futuro quella per la tariffa omnicomprensiva. Di questo, per decenza,Vi risparmiamo i vari passaggi.<br />
Se, per caso, il vostro impianto superasse la potenza dei 20 kW dovrete addentrarvi nel simpatico mondo della domanda per officina elettrica. Sarete stufi di elenchi, ma non mi esimo nello scrivere che sono circa 10 documenti. Poi dovrete abilitarvi su un ennesimo portale (qui davvero per riuscirci occorre essere un vero mago informatico tanto che sul mercato ci sono figure professionali che si propongono di fare esclusivamente questo) per comunicare ogni anno l’energia auto consumata.<br />
<br />
Occorrerebbe scrivere un libro per snocciolare tutti gli ostacoli che la burocrazia, ideata ad hoc da “utili” enti, crea a tecnici e aspiranti produttori. Per essere ancora precisi un breve elenco : 4 diversi conti energia in due anni!, delibere AEGG, circolari VV.FF, e ultimamente una nuova norma tecnica di connessione, la CEI 0-21, che di tecnico non ha molto, ma è stata emanata ad arte con il principale scopo di ostacolare le connessioni richiedendo l’uso di materiali e dispositivi irreperibili sul mercato (voglio sentire chi si permette di confutare questa affermazione) , con lo scopo di aumentare artificiosamente il costo degli impianti. Tutto questo andando contro la naturale tendenza alla riduzione dei costi che dovrebbe portare un giorno al vero scopo e sogno di chi si dedica al settore: poter realizzare impianti senza incentivazione. Ma questo nostro sogno rappresenta anche l’autentico TERRORE dei possessori delle inquinanti centrali termolettriche (rendimento generale del sistema di produzione poco superiore al 40%... cioè il 60% del potere calorifico del combustibile bruciato e che inquina viene sprecato ) cioè i monopolisti…..<br />
<br />
Una domanda ora pare lecita : vi sembra normale tutto questo? Vi sembra logico, civile?<br />
<br />
Vi sembra indice di ricerca di competitività? Si sprecano fiumi di parole per incentivare la crescita e ci troviamo di fronte a simili paradossali situazioni?<br />
<br />
O… forse, vi è una ferrea volontà da parte di chi perde svariati milioni di euro di guadagni, a causa della produzione di energia da fonti rinnovabili, di “impantanare” il settore con la burocrazia?<br />
<br />
Vi pare normale che il responsabile del settore energia del Ministero dello Svilippo Economico sia una persona che ha lavorato anni proprio per ENEL?<br />
<br />
Perché invece non si inizia a pensare alla completa riconversione del sistema di produzione di energia elettrica, della rete di distribuzione, sul principio che le centrali dovranno avere il compito di supportare con ampia capacità di modulazione di potenza la produzione da fonti rinnovabili che hanno profili di erogazione non totalmente prevedibili? (anche se sono stati fatti grandi passi avanti su questo).<br />
<br />
E’ improponibile per un politico dichiararsi ufficialmente contrario alle Energie Rinnovabili, perché la gente ha capito che un futuro sostenibile passa solo ed esclusivamente attraverso la produzione di energia prodotta da fonti rinnovabili.<br />
<br />
E quindi per bloccare tutto, per non fare perdere milioni di euro ai monopolisti dell’energia, ma non perdere nemmeno la propria “facciata” politica si ricorre ad una demenziale e apertamente velenosa burocrazia nella quale si riscontra, inoltre, la totale mancanza di rispetto nei confronti delle competenze dei tecnici abilitati ad esercitare la propria professione.<br />
<br />
E’ triste e umiliante dovere riconoscere che purtroppo non vi stiamo raccontando una barzelletta né che si tratti di una lamentela di chi non ha voglia di lavorare….ma, come la storia insegna, le tecnologie migliori alla fine vincono e sarà così anche questa volta. Alla faccia di chi ci vuole male!!!<br />
<br />
Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-91627639223186050062012-08-20T12:33:00.001+02:002012-08-20T12:33:02.964+02:00Ogni Resistenza è Futile: Il governo distrugge l'industria fotovoltaica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.flickr.com/photos/toyfoo/4598189822/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" title="broken solar cells di toyfoo, su Flickr"><img alt="broken solar cells" height="212" src="http://farm4.staticflickr.com/3407/4598189822_7f41e5b073.jpg" width="320" /></a></div><br />
<br />
<a href="http://resistenzafutile.blogspot.com/2012/08/il-governo-distrugge-lindustria.html?spref=bl">Ogni Resistenza è Futile: Il governo distrugge l'industria fotovoltaica</a>:<br />
<br />
Messaggio ricevuto da una mailing list.<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq"><i>Ciao XXXX, sono YYYY della cooperativa ZZZZ ti scrivo dal Trentino, anche per noi il V conto enegia stà rappresentando la fine dei progetti sul fotovoltaico (probabilmente continueremo a istallare piccoli impianti per qualche nostro socio). </i><br />
<i>Stiamo monitorando la situazione, ma se non ci saranno ulteriori novità credo sarà molto difficile continuare l'attività in questa direzione.</i><br />
<i>Ti farò sapere come procede la nostra attività e se riusciremo a trovare qualche formula da poter utilizzare.</i></blockquote><br />
Triste, eh?<br />
<br />
Non ho mai sopportato la stupidità.<br />
Soprattutto nei rappresentanti del governo.Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-26584454111781291512012-06-24T15:18:00.002+02:002012-06-24T15:18:31.228+02:00nuova bozza (ufficiosa) del quinto Conto Energia<a href="http://www.flickr.com/photos/jumanjisolar/5410199428/" title="Energía Solar Fotovoltaica di Jumanji Solar, su Flickr"><img alt="Energía Solar Fotovoltaica" height="300" src="http://farm6.staticflickr.com/5134/5410199428_e7cca1716f.jpg" width="400" /></a><br />
<br />
Dovrebbe essere imminente la pubblicazione del decreto interministeriale relativo al V Conto Energia.<br />
Nel frattempo, ha cominciato a circolare una bozza, secondo la quale sembrerebbe che siano state accolte solo parzialmente le richieste delle Regioni e delle varie associazioni di categoria.<br />
<br />
Secondo tale bozza:<br />
<ul>
<li><span style="background-color: white;"><b>verrà mantenuta l'introduzione di un registro a partire dai 12 chilowatt</b>, fatta eccezione per impianti di amministrazioni pubbliche </span></li>
<li><span style="background-color: white;"><b>il costo massimo annuo viene fissata in 6,7 miliardi di euro</b>, dopodiché c<b>esserà qualsiasi ulteriore incentivo al fotovoltaico</b> (per la cronaca: attualmente siamo già a 5,8 miliardi di euro, e per quando il decreto sarà pubblicato si saranno già probabilmente superati i 6 miliardi)<br />In pratica: <b>il Conto Energia sta per morire</b></span></li>
<li><span style="background-color: white;">sono previste agevolazioni alle zone colpite dai recenti sismi</span></li>
<li><span style="background-color: white;">vi saranno delle modifiche tariffarie per gli impianti superiori al megawatt</span></li>
<li><span style="background-color: white;">le tariffe incentivanti previste nel primo semestre dal quinto Conto Energia (per quei pochi che riusciranno ad usufruirne) variano 10,9 centesimi di euro per chilowattora per impianti al suolo oltre i 5 megawatt fino ai 20,1 centesimi per impianti per un sistema su tetto tra 1 e 3 chilowatt.</span></li>
</ul>Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-61312468682713072612012-06-02T14:52:00.001+02:002012-06-02T15:16:42.429+02:00TAR: i pannelli fotovoltaici non degradano l'ambiente<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5B7dSZRNa8a6Rc78BpDyD_jPFLwenl504Fj01JNFscQk-4g-C2jfwzsZsn-Ghwux7TvSKSoGDBwwwTNmLCEK5DbyIfCQeXnV4PGN2hwM7KpbnfY2qI9ouRcH883EpCFF4PFM7OJC9Okne/s1600/martello-Corte6-300x216%5B1%5D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5B7dSZRNa8a6Rc78BpDyD_jPFLwenl504Fj01JNFscQk-4g-C2jfwzsZsn-Ghwux7TvSKSoGDBwwwTNmLCEK5DbyIfCQeXnV4PGN2hwM7KpbnfY2qI9ouRcH883EpCFF4PFM7OJC9Okne/s1600/martello-Corte6-300x216%5B1%5D.jpg" /></a></div>
<div class="tr_bq">
<br /></div>
<div class="tr_bq">
Il TAR del Veneto, con la sentenza n. 48/2012, ha stabilito che <b>la presenza di pannelli fotovoltaici non comporta necessariamente degrado per l'ambiente circostante, anche in presenza di eventuali vincoli paesaggistici per la zona.</b></div>
<div class="tr_bq">
<b><br /></b></div>
<div class="tr_bq">
Riporto integralmente questa interessante sentenza:</div>
<br />
<blockquote>
<br />
N. 00048/2012 REG.PROV.COLL.<br />
N. 01265/2011 REG.RIC.<br />
REPUBBLICA ITALIANA<br />
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO<br />
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto
(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
ex art. 60 cod. proc. amm., nel giudizio introdotto con il ricorso 1265/11, integrato da motivi aggiunti, proposto da [...], rappresentati e difesi dagli avv.ti [...], con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in è...;<br />
contro
il Comune di Susegana, in persona del sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;<br />
il Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Venezia, domiciliataria ex lege;<br />
per l’annullamento,
quanto al ricorso principale,
del provvedimento 12 maggio 2011, prot. n. 7816, con cui il Comune di Susegana ha negato l’autorizzazione paesaggistica per lavori di “posizionamento di pannelli fotovoltaici integrati sulla falda di copertura”,
del presupposto parere 7 aprile 2011 prot. n. 9306, della competente Soprintendenza con cui le opere oggetto dell’istanza sono state ritenute incompatibili con i valori paesaggistici tutelati;
nonché della comunicazione 15 aprile 2011 prot. n. 6127 del Comune di Susegana, recante i motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza presentata dai ricorrenti.
nonché, quanto ai motivi aggiunti depositati il 24 novembre 2011,
del provvedimento 21 settembre 2011, prot. n. 15701 del Comune di Susegana, con il quale è stata comunicata la determinazione definitiva di diniego sull’istanza di autorizzazione paesaggistica 9 maggio 2011, n. 7536, presentata dai ricorrenti,
dei pareri 19 luglio 2011 prot. n. 20050 e 30 agosto 2011 prot. 23631, della competente Soprintendenza con cui le opere oggetto dell’istanza sono state ritenute incompatibili con i valori paesaggistici tutelati.<br />
Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;<br />
Visto l’atto di costituzione in giudizio dell’Amministrazione per i beni e le attività culturali;<br />
Viste le memorie difensive;<br />
Visti tutti gli atti della causa;<br />
Relatore nella camera di consiglio del giorno 14 dicembre 2011 il cons. avv.[...] e uditi l’avv. [...] per i ricorrenti e l’avv. dello Stato [...] per l’Amministrazione statale;<br />
Sentite le stesse parti ai sensi dell’art. 60 cod. proc. amm.;<br />
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.<br />
FATTO e DIRITTO<br />
1.1. [...] sono proprietari di una villetta d’abitazione monofamiliare a Colfosco di Susegana (Treviso), in un’area residenziale, nella quale è presente un cospicuo numero di altre costruzioni consimili, e che è soggetta a vincolo paesaggistico, istituito con d.m. 6 novembre 1965, e relativo alla zona che circonda il castello di Collalto.<br />
1.2. [...] hanno deciso d’installare dei pannelli fotovoltaici, integrati con il tetto dell’abitazione, ed hanno perciò richiesto una prima autorizzazione paesaggistica, sulla quale si è pronunciata negativamente la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso con parere 7 aprile 2011, prot. n. 9306, assumendo che l’intervento sarebbe stato incompatibile con i valori paesaggistici tutelati.
Ne è seguito il provvedimento 12 maggio 2011, prot. n. 7816, a firma del responsabile del procedimento dell’Area IV – gestione del territorio del Comune di Susegana, con il quale è stata comunicata la determinazione definitiva di diniego sull’istanza di autorizzazione paesaggistica: atto che, insieme al parere, è stato impugnato con il ricorso principale in esame.<br />
1.3. Nel frattempo, tuttavia, i ricorrenti avevano presentato un nuovo progetto, ritenuto meno impattante, anche per uniformarsi all’indicazione resa dalla commissione edilizia comunale (e cioè di uniformare l’intera superficie a falda con i pannelli, eliminando la porzione a coppo, in modo tale da rendere omogenea la falda interessata) ma anche su questo la Soprintendenza si è pronunciata negativamente con i due successivi parere 19 luglio 2011 prot. n. 20050 e 30 agosto 2011 prot. 23631, cui è seguito il nuovo diniego comunale 21 settembre 2011, prot. n. 15701, impugnato con motivi aggiunti unitamente ai nuovi pareri.<br />
1.4. Si è costituita in giudizio l’Amministrazione statale, concludendo per la reiezione, ma non quella comunale, sebbene ritualmente evocata. </blockquote>
<blockquote>
2.1. Il ricorso principale, dopo la presentazione del nuovo progetto, destinato evidentemente a sostituire il precedente, è divenuto improcedibile.<br />
2.2. Il parere sfavorevole e vincolante della Soprintendenza appare viziato da travisamento e difetto di motivazione ed è evidentemente fondato – come osservato dai ricorrenti – sul postulato che la presenza dei pannelli fotovoltaici costituisca comunque un degrado per l’ambiente circostante, quale che siano la modalità di installazione e le loro dimensioni: ciò che, viceversa, secondo ragionevolezza ed esperienza, non si può affermare per la gran parte degli stessi – ormai diffusamente presenti sul territorio, e largamente incentivati dalle leggi statali e regionali – e comunque per l’impianto de quo.
Infatti, nel secondo progetto, i pannelli fotovoltaici costituiscono l’omogenea copertura di una sola falda del tetto – con cui fanno dunque corpo – della costruzione, la quale a sua volta appartiene alla tipologie delle villette unifamiliari su due piani, di recente e normale fattura, posta al lato di una strada totalmente urbanizzata (dove si contano decine di costruzioni consimili) e non lontana da una scuola e da una chiesa: la stessa Soprintendenza, del resto, riconosce che è fuori del nucleo abitato in cui si trova la costruzione interessata che il sito assume connotati di rara bellezza naturalistica.<br />
2.3. Affermare che un simile intervento possa alterare il panorama della zona non pare ragionevolmente sostenibile, considerato che il Castello di Collalto, ragione e perno del vincolo, si trova a chilometri di distanza: la presenza dei pannelli fotovoltaici appoggiati sul tetto di una qualsiasi abitazione, e formanti corpo con esso, è insignificante in un siffatto contesto, tanto più considerata l’ampia ed acquisita presenza sul territorio regionale di impianti simili, di contenute analoghe dimensioni, tali da essere ormai divenuti un elemento architettonico sostanzialmente insignificante.<br />
2.4. In altri termini, non s’intende affermare che, nello specifico contesto, quei pannelli non aggravano un ipotetico preesistente degrado, ma invece che gli stessi si pongono come un intervento che non altera il contesto perché, in concreto, non lo trasforma. </blockquote>
<blockquote>
3.1. I pareri 19 luglio 2011 prot. n. 20050 e 30 agosto 2011 prot. 23631, della Soprintendenza ed il provvedimento 21 settembre 2011, prot. n. 15701 del Comune di Susegana vanno dunque annullati.<br />
3.2. Per effetto dell’annullamento giurisdizionale, che, stante l’originaria illegittimità dell’atto amministrativo, produce i suoi effetti ex tunc, si deve ritenere definitivamente consumato il potere della Soprintendenza di ripronunciare un ulteriore parere, in conformità al disposto di cui all’art. 146, comma V segg, del d. lgs. 42/04: su tale fondamento il Comune dovrà riprovvedere sull’autorizzazione paesaggistica richiesta. </blockquote>
<blockquote>
4. Le spese di lite, integralmente compensate con il Comune, seguono la soccombenza per l’Amministrazione per i beni e le attività culturali, e sono liquidate come da dispositivo. </blockquote>
<blockquote>
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Seconda) definitivamente pronunciando sul ricorso in epigrafe,<br />
a) dichiara improcedibile il ricorso principale;<br />
b) accoglie il ricorso per motivi aggiunti e, per l’effetto, annulla il provvedimento 21 settembre 2011, prot. n. 15701 del Comune di Susegana, ed i pareri 19 luglio 2011 prot. n. 20050 e 30 agosto 2011 prot. 23631 della Soprintendenza.<br />
Compensa le spese di lite tra i ricorrenti ed il Comune e condanna l’Amministrazione per i beni e le attività culturali alla loro rifusione in favore dei ricorrenti, liquidandole in € 2.500,00 per diritti ed onorari, oltre i.v.a. e c.p.a. ed all’importo del contributo unificato di legge.<br />
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.<br />
Così deciso in Venezia nella camera di consiglio addì 14 dicembre 2011 con l’intervento dei signori magistrati:
[...]<br />
Il 25/01/2012 DEPOSITATA IN SEGRETERIA
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)</blockquote>Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-46492629858383906472012-05-29T08:49:00.000+02:002012-05-29T08:49:32.721+02:00supporti per fotovoltaico fai-da-teLa foto non ha bisogno di molti commenti: dei plinti realizzati in maniera semplice, economica, quasi geniale:<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgffH5bo8NEw8td2-zSOc9oeqMbOJPBr0TthKXTkv5pzGoT_VewijHTFeDDjdreX9UpxgyOXI_UsoCDaisqXOi70YMm8SJ7rSR2kzumhAZlEndENi6hxzdAxGyVVytpHkouxSQ_IEy7oviK/s1600/478434_385615828152250_1409283615_o%5B1%5D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgffH5bo8NEw8td2-zSOc9oeqMbOJPBr0TthKXTkv5pzGoT_VewijHTFeDDjdreX9UpxgyOXI_UsoCDaisqXOi70YMm8SJ7rSR2kzumhAZlEndENi6hxzdAxGyVVytpHkouxSQ_IEy7oviK/s400/478434_385615828152250_1409283615_o%5B1%5D.jpg" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Un po' di considerazioni e di possibili miglioramenti:<br />
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<ul>
<li>il calcestruzzo preparato non è propriamente "a regola d'arte": troppa acqua...</li>
<li>conviene usare un calcestruzzo con ghiaia da getto ed aggiungere un po' di sabbia fine: ne guadagnerà il lato estetico (la superficie sarà più liscia ed omogenea)</li>
<li>conviene riempire totalmente i catini (o secchi) di calcestruzzo, realizzando anche una lieve pendenza verso il bordo (insomma, la superficie deve essere conica): in tal modo non vi sarà ristagno d'acqua (come invece capiterà nel caso della foto)<br />Ed un ristagno d'acqua significa un allevamento di zanzare, oltre al fatto che il piede metallico della struttura sarà facilmente soggetto a corrosione<br />(Nell'esempio della foto c'è tutto il tempo per rimediare: basta aggiungere ancora un po' di calcestruzzo...)</li>
<li>l'uso di catini (anziché dei classici secchi di vernice) permette di ottenere dei plinti più larghi e di superficie più ampia </li>
</ul>Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-9605478407148654522012-05-07T08:00:00.000+02:002012-05-07T08:00:03.453+02:00L'angolo dello spam fotovoltaicoNella moderazione dei commenti, mi trovo a cancellare un sacco di commenti del tipo "mio cugggino fa per il fotovoltaico i prezzi più basi di questo angolo della galassia", "per un preventivo telefona al xxxxxxxxx e dì che ti mando io", "quel fornitore è un ladro: vieni da me" ecc.<br />
<br />
Indubbiamente antipatici, soprattutto nel contesto in cui vengono proposti, e resi ancor più antipatici dal fatto che cercano di mimetizzarsi spesso come commenti "seri"...<br />
<br />
Però se un artigiano SERIO ha da proporsi SERIAMENTE, perché negargli un po' di sacrosanta pubblicità?<br />
<br />
Quindi, se volete promuovere a vostra attività connessa in qualsiasi maniera al fotovoltaico: inserite senza timore un commento a questo post; metteteci pure i vostri riferimenti, inserite il link del vostro sito... e siate corretti.<br />
<br />
Se volete promuovere la vostra attività che non nulla a che fare con il fotovoltaico... beh, procedete pure: in un post riservato esplicitamente allo spam, perché mai negare un link a chicchessia?<br />
<br />
Per gli altri utenti: sappiate che quella presente in questo post è pubblicità, e vale come tale.<br />
<br />
Ed adesso sfogatevi: buona vita e buon spam a tutti!!!!!<br />
<br />Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-20935846220828132522012-05-06T15:21:00.000+02:002012-05-06T15:22:13.879+02:00clamoroso: prezzo dell'energia elettrica ZERO!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNEF60bgUxbKyUQjppykeUcZ9pL_S0U_7ATpsmuJXnhyphenhyphen9i2OQYs2euHwI6_xZo5pJ90TDD2fBCC1DY4Q1bqAHWlmJsCXTJuh-4g8uUoLJAL857zFUuWUz5uqHZY3S_AC11Ys-tggkPrTlG/s1600/iocredo2-anteprima-450x273-655786%5B1%5D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="194" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNEF60bgUxbKyUQjppykeUcZ9pL_S0U_7ATpsmuJXnhyphenhyphen9i2OQYs2euHwI6_xZo5pJ90TDD2fBCC1DY4Q1bqAHWlmJsCXTJuh-4g8uUoLJAL857zFUuWUz5uqHZY3S_AC11Ys-tggkPrTlG/s320/iocredo2-anteprima-450x273-655786%5B1%5D.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
No, non mi riferisco alla solita storiella "mettiti il fotovoltaico così la tua energia elettrica sarà a costo zero"... mi riferisco invece ad un evento clamoroso ed a cui (sperabilmente) in futuro dovremo abituarci: <b>il prezzo del kWh in Borsa ha toccato lo zero per diverse ore diurne</b>, è successo sul mercato del giorno prima per la zona Sud il 2 e il 3 maggio. <br />
Ovvero: per merito dell'apporto delle rinnovabili nelle ore diurne di maggior produzione, unito alla scarsa modulabilità di produzione di quei dinosauri tecnologici che sono le centrali tradizionali, per alcune ore il costo dell'energia è sceso a <b>ZERO EURO PER MEGAWATTORA.</b><br />
<b><br /></b><br />
Guardatevi un po' il grafico:<br />
<b><br /></b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5Dqy-nxxI-2ejqEK97JEKPUwZ1plvqF0peKVWa9GMdZtoMTwnv4-aVQsPel_SpZHGO0-w2AQxst5ID2yCv6JE37XU-p8yuxgvWKRHMGGQ9kZwHFvDpfBSVxVGXbP9A3EdxXCf5mTMSI_a/s1600/mercato%2520giorno%2520prima%2520zona%2520sud%25202%2520-%25203%2520maggio%25202012%5B1%5D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="207" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5Dqy-nxxI-2ejqEK97JEKPUwZ1plvqF0peKVWa9GMdZtoMTwnv4-aVQsPel_SpZHGO0-w2AQxst5ID2yCv6JE37XU-p8yuxgvWKRHMGGQ9kZwHFvDpfBSVxVGXbP9A3EdxXCf5mTMSI_a/s320/mercato%2520giorno%2520prima%2520zona%2520sud%25202%2520-%25203%2520maggio%25202012%5B1%5D.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Se volete approfondire, leggete<a href="http://qualenergia.it/articoli/20120503-boom-rinnovabili-e-il-prezzo-del-kwh-tocca-lo-zero" target="_blank"> l'interessante articolo di Qualenergia</a>.<br />
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Tutto da rallegrasi sotto un certo aspetto, ma da preoccuparsi per quelle che potranno esser le reazioni dei "soliti noti", delle lobby e dei potentati dell'energia. Sono da prevedersi colpi bassi, a danno delle rinnovabili, che ormai stanno minacciando seriamente la sopravvivenza della loro gallina dalle uova d'oro.<br />
Sono già cominciati, se ci fate caso: secondo alcuni ridicoli personaggi della politica italiana (*) la colpa dell'elevata bolletta elettrica italiana non sarebbe determinato dai costi elevati del petrolio e del gas, dal fatto che le strutture tradizionali sono obsolete e poco efficienti, dal fatto che sono gestite da degli incapaci, dal fatto che le aziende produttrici ci lucrano sopra oltre il lecito... no, la colpa è del costo delle rinnovabili!!!<br />
Peccato che a smentirli ci siano<a href="http://qualenergia.it/articoli/20120403-quei-400-milioni-di-euro-che-il-fotovoltaico-fa-risparmiare-bolletta" target="_blank"> le stime di Irex</a>, secondo le quali <b>il fotovoltaico nel 2011 ha permesso agli italiani un risparmio di 400 milioni di euro!</b><br />
<br />
(*) esiste un personaggio della politica italiana attuale che non sia ridicolo? A me non viene in mente nessuno... basti pensare che il politico emergente del momento è un comico. Beh, comico per comico, forse almeno in questo è il momento di affidarsi a dei professionisti... :DArchimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-58210774978416197912012-01-28T23:10:00.001+01:002012-01-28T23:12:13.950+01:00500 Euro dalla Provincia di Gorizia per chi installa un impianto fotovoltaico<a href="http://www.flickr.com/photos/pixor/3605305558/" title="Solar panel 3 di pixor, su Flickr"><img alt="Solar panel 3" height="136" src="http://farm4.staticflickr.com/3298/3605305558_6c77faa5fa_m.jpg" width="240" /></a><br />
Il bando, pubblicato già nel Dicembre scorso, stanzia un contributo a fondo perduto per i residenti nella Provincia di Gorizia che vogliono installare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa.<br />
L’impianto deve avere una potenza nominale compresa tra 1 e 4,5Kwp, il contributo è di € 500, è cumulabile con l’incentivo GSE e va richiesto prima dell’inizio dei lavori di installazione.<br />
Le domande devono pervenire entro e non oltre le 12.00 del <b>30/06/2012</b>.<br />
I soggetti beneficiari sono: persone fisiche proprietarie o usufruttuarie di abitazioni private, condomini di unità abitative e/o di edifici.<br />
Gli immobili dovranno essere situati nel territorio provinciale e sugli stessi non dovranno sussistere procedure esecutive e pignoramenti in corso. Gli immobili devono essere esclusivamente ad uso abitativo.<br />
<br />
Le domande, sulle quali dovrà essere apposta una marca da bollo di euro 14,62, dovranno essere redatte in modo completo secondo il modello predisposto, disponibile presso la portineria della Provincia o scaricabile <a href="http://www.provincia.gorizia.it/files/provgo_bandi_it_12128_resource_orig.pdf" target="_blank">QUI</a> e dovranno essere consegnate a mano presso l’ufficio protocollo della Provincia di Gorizia, C.so Italia, 55<br />
<br />
fonte: <a href="http://bora.la/2012/01/27/fotovoltaico-500-euro-dalla-provincia-di-gorizia-per-chi-installa-un-impianto/" target="_blank">bora.la</a>Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-8921130187725798172011-03-23T19:26:00.003+01:002011-03-23T19:26:57.933+01:00Le reazioni italiane al disastro nucleare giapponese.<br />
<iframe title="YouTube video player" width="480" height="390" src="http://www.youtube.com/embed/uFcxgMOxcmI?rel=0" frameborder="0" allowfullscreen></iframe><br />
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Riso amaro. <br />
Anzi, amarissimo.Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-64092922435053990642011-03-22T15:20:00.000+01:002011-03-22T15:20:45.406+01:00I miei conti sul nucleare e sul solare<a href="http://www.flickr.com/photos/ambro91/2910583090/" title="2ndF di ambro91, su Flickr"><img alt="2ndF" height="160" src="http://farm4.static.flickr.com/3136/2910583090_c1faff7a86_m.jpg" width="240" /></a><br />
Quanto segue non è farina del mio sacco. E' <a href="http://www.facebook.com/notes/pietro-suffritti/i-miei-conti-sul-nucleare-e-sul-solare/212937362054728">uno scritto di Pietro Suffritti che ho pescato su Facebook</a>.<br />
<br />
Troppo bello per essere vero? Non credo...<br />
<br />
<br />
<div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">E' veramente da un pò che faccio e rifaccio questi conti, li dico qua e là alla boia di un giuda, ed ho voglia di scrivere per bene tutto in forma comprensibile e unitaria.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Premetto che non sono un fisico, nè un ingegere, nè titolato in nessun modo a parlare di politica energetica.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Sono un semplice, banale informatico. Ma i conti li so fare, e so informarmi su internet. San Google è mio amico, e mi permette di cercare informazioni anche "grezze", cioè i dati originali, quelli che tutti ignorano perchè sembra che siano di difficile comprensione, preferendo quelli masticati, rimasticati e rivomitati da mille e mille spin doctor.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">E che non son AFFATTO difficili da leggere come tentano di venderci. Sono solo numeri, ed hanno il vantaggio di essere certi e sicuri.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Per esempio, se devo fare i conti sul PIL italiano, non vado a vedermi le cifre su cui litigano PD e PDL, mi guardo quelle dell'ISTAT.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ho un cervello, e non trovo poi così difficile trovare i dati originali, regolarmente pubblicati su internet. basta uscire dalla logica per cui quella roba e' "di difficile comprensione", e sapere dove andare a pescarli. cosa in cui, come ho detto, San Google aiuta molto.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ma torniamo allo scopo di questa nota:</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><strong><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">confrontare il termonucleare con il fotovoltaico come metodologie per aveve abbastanza corrente elettrica per fare funzionare le nostre industrie, i nostri frigoriferi e le nostre lampadine.</span></strong></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class=" fbUnderline" style="font-size: large; text-decoration: underline;"><em><strong>Nessun conto sui rischi, nessuna valutazione su chernobyl, three miles island o Fukushima.</strong></em></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class=" fbUnderline" style="font-size: large; text-decoration: underline;"><em><strong>Puri e semplici conti di SOLDI. Cosa conviene ECONOMICAMENTE</strong></em></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Intanto abbiamo bisogno del primo , e più importante dato. Ma di quanta energia elettrica stiamo parlando? per alimentare l'Italia quanta ne serve?</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Per iniziare dobbiamo conscere meglio un'ente (che esiste, anche se i più non lo sanno) che "amme'cipiace e pparecchio":</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il GSE. Citando don abbondio "il GSE, chi era costui" ?</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">dalle pagine di descrizione sul sito ( <a href="http://www.gse.it/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">http://www.gse.it/</a> ) :</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><blockquote><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><em>"Missione</em><em>Il Gestore dei Servizi Energetici - GSE S.p.a. opera per la promozione dello sviluppo sostenibile, attraverso l'erogazione di incentivi economici destinati alla produzione energetica da fonti rinnovabili e con azioni informative tese a diffondere la cultura dell'uso dell'energia compatibile con le esigenze dell'ambiente.</em> <em>Il GSE concentra in modo esclusivo la sua azione su tali tematiche a partire dal 1° novembre 2005, quando hanno avuto efficacia le disposizioni del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell' 11 maggio 2004 che prevedevano il trasferimento alla società Terna S.p.a. delle attività di gestione della rete di trasmissione nazionale, fino ad allora svolte dalla socetà GRTN - Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale S.p.a.</em> <em>A valle del trasferimento il GRTN è diventato il GSE per rendere più coerente la propria denominazione con la missione ad esso assegnata."</em></span></blockquote><br />
<div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Insomma, il GSE è l'ente che in Italia dovrebbe gestire quella strana roba che si chiama "politica energetica", non fosse che il Governo italiano di solito non gli lascia fare il suo lavoro. ma visto che il GSE è sottoposto gerarchicamente al Governo..."ubi maior, minor cessat".</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Non contento di tentare di fare il suo lavoro, il GSE mediamente ogni anno genera un classico pezzo di carta che nessuno legge dal titolo "Il Bilancio elettrico e le fonti rinnovabili in Italia", che fa il punto della situazione su:</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">1) quanta corrente ci serve</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">2) come ce la procuriamo</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">e' un documento MOLTO interessante, che vi consiglio di leggere. se l'ho capito io, lo capirete anche voi. <br />
L'ultimo (2009) lo trovate qui:</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><a href="http://www.gse.it/attivita/statistiche/Documents/Bilanciorinnovabili2009.pdf" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">http://www.gse.it/attivita/statistiche/Documents/Bilanciorinnovabili2009.pdf</a> .</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Se poi volete farvi DAVVERO del male potete anche leggere il papiello di 148 pagine titolato "Le attività del Gestore dei Servizi Energetici - Rapporto 2009", pieno anch'esso di dati curiosi, che potete trovare qui:</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><a href="http://www.gse.it/IL_GSE/Pagine/RapportoAttivita.aspx?Idp=1&Anno&SortField=Created&SortDir=DESC" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">http://www.gse.it/IL_GSE/Pagine/RapportoAttivita.aspx?Idp=1&Anno&SortField=Created&SortDir=DESC</span></a></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ma torniamo alla nostro bilancio delle energie rinnovabili, tratto, direi, da fonte più che autorevole a questo punto. esso inizia con questa frase:</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">"Nel 2009 la richiesta di energia elettrica sulla rete in Italia è risultata pari a 320,3 TWh, circa il 6% in meno rispetto all’anno precedente. La crisi economica ha infatti interrotto il trend di crescita dei consumi elettrici."</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">ok, abbiamo il primo dato: ci servono 320,3 TWh, che tradotto in termini più comprensibili, sono <a href="http://320.300.000.000/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">320.300.000.000</a> KiloWattOra, quelli che ci troviamo in bolletta (1 KWH = una potenza di 1000 Watt erogata per 1 ora).</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><strong><span class=" fbUnderline" style="font-size: large; text-decoration: underline;">Si, all'Italia servono 320.300 milioni di Kilowatt/ora.</span></strong></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Tanti, ma neanche una follia considerato che una famiglia media in un anno ne fa fuori circa 4000 solo a casa.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ma il GSE ci dice ben di più in una simpatica immagine subito sotto. ci dice come la produciamo e come la usiamo.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">nella fattispecie:</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">da fonti rinnovabili:</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">1) idroelettrico rinnovabile: 15,2%, 48,6 TWh</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">2) Biomasse, biogas e rifiuti: 2,2%, 7,2 TWh</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">3) Geotermica: 1,6%, 5,0 TWh</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">4) Eolica: 2,0% , 6,5TWh</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">5) Solare: 0,2%, 0,7 TWh</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Totale da fonti rinnovabili: 21,2%, 68 TWh</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">da fonti non rinnovabili:</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">a) Termica tradizionale Solidi: 11,2% 35,9 TWh</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">b) Termica tradizionale Gas naturale: 44,7%, 143 TWh</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">c) altri combustibili: 7,5%, 24,1 TWh</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">sempre non rinnovabile viene considerata l'idroelettrica da pompaggio (il che a me sembra una cavolata visto che si tratta di un modo di accumulare un'energia idroelettrica, ma vabbè, io non sono un'esperto)</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">d) Idrica da pompaggio: 1,3 %, 4,3 TWh</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">oltre a ciò compriamo dall'estero 45 TWh, pari al 14,1% del nostro fabbisogno di 320,3 TWh... di cui in realtà arrivano a essere consumati 299,9 TWh visto che 20,4 TWh sono "perdite di rete", che possono magari essere abbattute con forti investimenti in elettrodotti ma non certo eliminate, visto che la fisica ci dice che quando una corrente elettrica passa in un cavo una parte di essa viene dispersa in calore senza possibilità di fare altrimenti (è uno dei simpatici effetti dell'entropia, e per gli elettricisti si chiama "resistenza", nulla di sconvolgente)</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class=" fbUnderline" style="font-size: large; text-decoration: underline;"><strong>insomma, per diventare autosufficienti e toglierci dalle balle la termica tradizionale ci serve di produrre 248 TWh in più (203 + 45) di energie alternative</strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">ok, abbiamo un obbiettivo. ora vediamo come raggiungerlo con i due metodi che ci siamo posti di confrontare.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><strong><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Partiamo col nucleare, il metodo che il nostro governo ci ha indicato come via maestra.</span></strong></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Intanto, sapendo che "nucleare" non vuole dire niente, vediamo CHE TIPO di nucleare ci vogliono fare usare.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Si tratta di "roba" che dovremmo comprare dalla Francia, e qui ci viene incontro Wikipedia,<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_europeo_ad_acqua_pressurizzata" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">http://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_europeo_ad_acqua_pressurizzata</a> , pur avvertendoci che la voce è da controllare in quanto molte parti sono scritte da antinuclearisti fottuti e disfattisti.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ma noi andremo a prendere solo i dati tecnici, e ignoreremo bellamente il resto, quindi come fonte di dati ci va bene.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Insomma, monteremo centrali EPR come quella finlandese di Olkiluoto, dove si sta costruendo il primo reattore EPR al mondo. Tralasciamo pure il fatto che non sembra che i finlandesi ne siano più particolarmente entusiasti (hanno litigato più di una volta frontalmente con la Areva, azienda francese a partecipazione governativa che la sta costruendo per la TVO, azienda finlandese che gestisce la centrale), vediamo i dati di questa centrale, copiaincollando da Wikipedia:</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Caratteristiche generali del progetto base[5]</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Potenza termica 4300MWt</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Potenza elettrica (netta) 1600MWe</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Efficienza elettrica (netta) 37%[6]</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Fattore di carico (stimato) >92%</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Vita operativa (stimata) 60 anni</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Burnup (massimo)[7] >70GWd</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Arricchimento combustibile fino al 5%</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Di molti di questi dati ci interessa poco, quel che ci interessa e' vedere cosa generi questo "robo".</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Dice che al massimo fattore di potenza utilizzabile questa centrale genera 1.600 MW, quindi e' pensabile che a "velocità di crociera" ne generi l'80%, cioè 1.280.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Moltiplicando per le ore in un anno ( 365 x 24 = 8.760) abbiamo i MWh che possiamo aspettarci di tirarne fuori, 11.212.800. cioè 11.212,8 GWh, cioè 11,2128 TWh.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><strong><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">A noi servono 248 TWh, quindi di centrali così ce ne servono 248 / 11,2128 = 22,12.</span></strong></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Considerando complesso costruire un dodicesimo di centrale, arrotondiamo a 23... che sono ben di più delle 10 che ci avevano detto, ma pensiamo pure che facciano differenza tra "reattore" e "centrale" e che quindi avremo centrali da 2 o 3 reattori.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ci dicono che la vita stimata di queste centrali sarà di 60 anni, vorrei capire perchè i finlandesi vorrebbero dargli una licenza di funzionamento di 25 anni, ma si sa, quelli sono zucconi e credono alle favole degli antinuclearisti, tanto da costruire centrali a gogo. Quindi scusatemi, ma crederò questa volta a chi dice che la vita di un impianto termonucleare è di 25 anni, anche perchè chi fa questa stima è la signora Adriana Spera dell'ISTAT, che, francamente, dato il posto dove lavora, mi sembra una fonte affidabile.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">I nostri amici della TVO finlandese (proprietaria di Olkiluoto) hanno anche un bel sito da cui trarre un mucchio di bei dati. <br />
Il primo è quanto tempo prevedono ad oggi di metterci a finire il 3° reattore (quello EPR). Sono partiti a Gennaio 2002, prevedono di andare in produzione nel dicembre 2012, un netto di 10 anni.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Poi ci dicono quanto hanno previsto di spendere ALLORA: 3 MILIARDI DI EURO in valuta del 2003. Dal loro sito <a href="http://www.tvo.fi/www/page/2305/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">http://www.tvo.fi/www/page/2305/</a> :</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Commercial operation is expected to start in 2012. The total cost of the project is about EUR 3 billion (in 2003 currency), thus making it the largest single investment in Finnish industrial history so far.</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Considerando che sembra abbia più cause aperte e vinte la TVO contro l'Areva di chissà chi, diamo pure per scontato che LORO spenderanno DAVVERO 3 miliardi di euro per il loro reattore N° 3.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il che vuol dire che se saremo bravi come i finlandesi (e chi ci crede... ) per fare i nostri 23 reattori ci serviranno 69 Miliardi di Euro in valuta del 2003.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">l'ISTAT ci disce che negli ultimi 2 anni si e' perso il 3,6 % del valore dell'euro, non ho trovato dati precisi negli ultimi 10 anni, ma direi che possiamo approssimare e dire 3,6 x 5 = 18%, quindi quei 69 miliardi diventano 81,42 miliardi di euro.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><strong><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ok, eccoci coi dati che cerchiamo. ci servono 23 reattori EPR, ci mettiamo 10 anni a farli, ci costano 81 miliardi e mezzo.</span></strong></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><strong><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Per produrre l'impianto.</span></strong></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class=" fbUnderline" style="font-size: large; text-decoration: underline;"><strong>Però l'impianto da solo non fa proprio nulla, come ben sappiamo. serve il carburante per farlo andare.</strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">E a questo punto ci viene utile un altro parametro che abbiamo visto nella tabellina sopra riportata, il Burnup Massimo.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">che cavolo sarebbe questo Burnup?</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ci viene in aiuto Wikipedia alla pagina <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Burnup" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">http://it.wikipedia.org/wiki/Burnup</a></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">in pratica si tratta di una misura di quanto "consuma" una centrale termonucleare, che qui e' espresso in GigaWatt al giorno per tonnellata metrica di Uranio.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">per citare wikipedia nel suo esempio illuminante:</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">"Ad esempio, considerando una tonnellata di uranio immessa in un reattore nucleare, se allo scaricamento avrà prodotto 240GWh di energia (che poi verrà trasformata in più o meno elettricità in funzione del rendimento dell'impianto), avrà un burnup di 10GWd/MTU . Da questa misura di può risalire al numero di atomi fissionati, considerando che una fissione di un nucleo di Uranio produce all'incirca 200MeV di energia (o equivalentemente 1 g di U235 completamente fissionato produce circa 1 MWd).</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">I reattori LWR di I generazione avevano dei Burnup fino a circa 30GWd, quelli attualmente in funzione di II sono sui 45GWd, mentre i reattori attuali di III Generazione hanno burnup che vanno dai 60 ai 70GWd."</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">in pratica ci stanno dicendo che questi impianti hanno bisogno di 1 tonnellata metrica (metrica per ricordarsi che si fa riferimento al sistema metrico decimale) di uranio ogni 70 Gigawatt/giorni che producono, pari a 70x24 = 1680 Gigawatt/ora, o per trasformare il tutto nella misura su cui stiamo facendo i conti, 1 tonnellata metrica di uranio ogni 1,68 TWh.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Peccato però che i reattori nucleari non si carichino "a metà" (il fermo di un reattore per cambiare il combustibile ha costi altissimi) e quindi questa volta non potremo fare i conti sui nostri 248 TWh necessari, ma su 1,600 GW x 8760 ore all'anno x 23 reattori x 25 anni di vita della centrale =<a href="http://8.059.200.000/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">8.059.200.000</a> GigaWattOra, o per meglio dire, 8.059.200 TWh.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><strong><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">bene, per fare generare 8.059,2 TWh nei 25 anni di funzionamento, ci servono quindi 8.059.200 / 1,68 Tonnellate metriche di uranio = 4.797.142,86 Tonnellate metriche di uranio arricchito al 5%</span></strong></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Dobbiamo quind trovare una fonte di valutazione del prezzo dell'uranio arricchito. la UXC per esempio (<a href="http://www.uxc.com/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">http://www.uxc.com/</a> ) si presenta come "<em>The industry's leading source of Consulting, Data Services & Publications on the Global Nuclear Fuel Cycle Markets</em>" , e che e' citata negli studi dell'EMEA, e sono gli estensori dell'indice di riferimento del costo dell'uranio nel mondo, l'UX U3O8 price, usato per esempio negli scambi di materiale fissile tra USA e Russia. <br />
L'indice e' impostato ad US$ per Libbra, ed attualmente viaggia intorno ai 60 US$ dopo un picco a 73 US$</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Una libbra sono 453,59237 grammi, quindi in una tonnellata ci sono 1.000.0000 / 453,59237 = 2204,6 libbre, quindi <strong>una tonnellata di uranio NON ARRICCHITO costa circa 132.277,00 Dollari, pari a circa (al cambio di oggi, 0.7077 euro per 1 dollaro) 93.612,00 euro.</strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class=" fbUnderline" style="font-size: large; text-decoration: underline;"><strong>Il che significa che le nostre centrali spenderebbero, SE USASSERO URANIO NON ARRICCHITO, 4.797.142,86 Tonnellate metriche di uranio x 93.612,00 euro =<a href="http://449.070.137.142%2C85/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">449.070.137.142,85</a> Euro.</strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">un attimo, traduco questa cifra... <span class=" fbUnderline" style="text-decoration: underline;"><strong>449 Miliardi 70 Milioni 137 mila 142 EURO e OTTANTACINQUE CENTESIMI</strong></span>!</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">5 volte e mezzo quel che costa COSTRUIRE le centrali!!!</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">E già così fisseremmo il nostro costo per 25 anni di produzione energetica a 449,70 + 81,42 miliardi di euro = 531,12 MILIARDI DI EURO.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Teniamo già per buona questa cifra, in quanto non sappiamo a quanto e' arricchito l'uranio dell'UX U3O8 price... ops, a dire il vero,lo sappiamo!</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class=" fbUnderline" style="font-size: large; text-decoration: underline;"><strong>l'indice infatti dice che e' il prezzo base per l'uranio raffinato ma non arricchito, l'ossido di uranio, la cosidetta Yellow Cake.</strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class=" fbUnderline" style="font-size: large; text-decoration: underline;"><strong>D'altronde lo dice anche nel nome: prezzo per Uranio 3 Ossigeno 8, aka ossido di uranio, aka yellow cake.</strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><span class=" fbUnderline" style="text-decoration: underline;"><strong>PECCATO che come abbiamo detto, le nostre centrali invece necessitino di uranio arricchito al 5%</strong></span> .</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">E che sarà mai, quanto uranio si butterà via per arricchirlo al 5% ?</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Qui entra in ballo il "QUANTO arricchito". i questo caso si parla di LEU, uranio a basso arricchimento (in inglese Low-enriched uranium (LEU))</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">wikipedia ci viene sempre in aiuto qui</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Uranio_arricchito#Gradi_di_arricchimento" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">http://it.wikipedia.org/wiki/Uranio_arricchito#Gradi_di_arricchimento</span></a></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">e ci dice, in una frase topica:</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">"Per esempio, partendo da 100 chilogrammi di uranio naturale, necessitano circa 60 ULS per produrre 10 chilogrammi di uranio a basso arricchimento con contenuto in 235U del 4,5%, con scarti allo 0,3%.</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il numero di unità di lavoro separativo prodotto dai processi di arricchimento è direttamente correlata all'ammontare di energia che gli stessi processi consumano. I moderni impianti a diffusione gassosa richiedono tipicamente da 2.400 a 2.500 chilowattora (da 8.600 a 9.000 MJ) di elettricità per ULS mentre gli impianti a centrifuga a gas richiedono appena da 50 a 60 chilowattora (da 180 a 220 MJ) di elettricità per ULS.</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Esempio:</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Una grande centrale nucleare con una capacità elettrica netta di 1.300 MW richiede annualmente circa 25.000 kg di LEU con una concentrazione di 235U del 3,75%. Questa quantità di uranio viene prodotta a partire da circa 210.000 kg di uranio naturale utilizzando circa 120.000 ULS. Un impianto di arricchimento con una capacità di 1000 kULS/anno è perciò in grado di produrre l'uranio arricchito necessario all'alimentazione di circa otto grandi impianti nucleari."</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class=" fbUnderline" style="font-size: large; text-decoration: underline;"><strong>HEY, ma così i parametri ci cambiano DUE VOLTE.</strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">1) perche' ci servono 10 volte tanto l'uranio per avere del LEU, e quindi già di suo quel comustibile nucleare non ci costerebbe più 450 milioni di euro ma 4,5 MILIARDI di euro. in pratica ce ne serve 10 volte tanto.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">2) perche' per concentrare l'uranio ci serve una centrale in più ogni 8.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">ok, rifacciamo i conti, ora ci servono 23 / 8 centrali in più = 2,85 centrali... stesso discorso di prima, ce ne servono 3. totale 26 centrali.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">1,600 GW x 8760 ore all'anno x 26 reattori x 25 anni di vita della centrale = <a href="http://9.110.400.000/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">9.110.400.000</a>GigaWattOra, o per meglio dire, 9.110.400 TWh. riproviamo il conteggio stavolta.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">(9.110.400 TWh / 1,68 tonnellate di LEU che servono per farli ) x 10 tonnellate di Yellow Cake per ogni tonnellata di LEU = 54.228.571,42 tonnellate di U3O8 aka yellow cake</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">a 93.612 euro la tonnellata fanno <a href="http://5.076.445.028.571%2C42/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">5.076.445.028.571,42</a> euro.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">'Speta mi sono un po' perso con un cifrone che sembra uscire dalla fisica.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class=" fbUnderline" style="font-size: large; text-decoration: underline;"><strong>5076 MILIARDI 445 MILIONI 28 MILA 571 euro e 42 centesimi.</strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">calco la mano sui 42 centesimi, gli altri sono una cifra che sembra impossibile.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ma si parla dell'energia usata per 25 anni da una intera nazione che vanta una delle economie più ufficialmente prospere del pianeta... ci sta tutta.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Però teniamocela a mente.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class=" fbUnderline" style="font-size: large; text-decoration: underline;"><strong>il costo di 25 anni di nucleare in italia, SENZA CONSIDERARE L'ELIMINAZIONE DELLE SCORIE E L'EVENTUALE AUMENTO DEL PREZZO DELL'URANIO (inevitabile) sarebbe di OLTRE CINQUEMILA MILIARDI DI EURO.</strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Poi ci sono bazzeccole come il fatto che se il Giappone è nel bel mezzo della cintura di fuoco del Pacifico, noi siamo il punto di contatto tra la placca euroasiatica e quella africana, e che quindi cercare zone geologicamente stabili da noi è pura chimera come dimostrano tutti i nostri vulcani, ma questi sono dettagli che NON VOGLIAMO ENTRINO in questa analisi. Il concetto di "rischio" non ci interessa, lo lasciamo agli ambientalisti sfegatati.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class=" fbUnderline" style="font-size: large; text-decoration: underline;"><strong>Adesso facciamo i conti del fotovoltaico.</strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class=" fbUnderline" style="font-size: large; text-decoration: underline;"><strong></strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Non conosco i parametri di un fotovoltaico "da nazione", ma avendo appena montato i pannelli sul MIO tetto, quelli del fotovoltaico "da casa" ho imparato a conoscerli bene, quindi applicherò quelli, di cui sono certo, e non quelli, che sicuramente ci sono , con rendite ben più alte per le centrali "grosse".</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il mio impianto è da 4,32 KWp (kilowatt di picco), e' costato 19.000 euro iva esclusa, occupa 35 metri quadri, genera minimo (a Modena) 1000 KWh/anno per KWp (siamo MOLTO conservativi visto che la media per l'Emilia Romagna, che sta "abbastanza a nord" in Italia da essere considerata svantaggiata visto che più si va a sud più rende l'impianto, è considerata di 1100 KWh/anno per KWp).</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><strong><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ora "generalizziamo" i miei dati.</span></strong></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">1 Metro Quadro di superficie a pannelli genera quindi 4,32 / 35 = 0,12 KWp</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Costa 19.000 / 35 = 542,86 euro posato e finito, compreso le tasse di allacciamento alla rete & so on, che allo stato non interesserebbero visto che le pagherebbe a se stesso.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">genera in un anno (4,32 KWp x 1000 ) / 35 mq = 123,43 KWh</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">ha una vita GARANTITA di almeno 25 anni (perchè in realtà nessuno sa quanto durerà davvero, ma la tecnologia ha 25 anni e i primi impianti funzionano ancora, quindi il costruttore me li garantisce per quel tempo).</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><strong><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">ora facciamo i conti di quanti metri quadri ci servono a noi italiani.</span></strong></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">248 TWh = 248.000 GWh = 248.000.000 MWh = <a href="http://248.0.0.0/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">248.000.000.000</a> KWh</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><a href="http://248.0.0.0/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">248.000.000.000</a> / 123,43 = <a href="http://2.009.236.005/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">2.009.236.005</a> metri quadri. sembrano veramente tanti, ma le misure quadratiche non sono lineari... infatti si tratta di:</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><a href="http://2.009.236.005/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">2.009.236.005</a> / 10.000 = 200.923,6 ettari = <strong>2009,236 Kilometri Quadri</strong>.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Per intenderci, l'Italia ha una superficie di 301.336 km², la sardegna di 24.090 km². si, <strong>stiamo parlando di una superfice pari a 1/12 della Sardegna.</strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><strong></strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">In pratica, <strong>se tappezzassimo di pannelli le sole areee montane sarde, rivolte a sud e con una inclinazione "perfetta" di 20-30 gradi, ci basterebbe e avanzerebbe</strong>.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">E stiamo parlando di una regione con 69,44 ab./km², il che vorrebbe dire creare disagio al massimo a 2009,23 x 69,44 = 139.520 abitanti SE i sardi fossero equamente distribuiti su tutta la loro superfice, cosa che sappiamo non essere vera.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Passiamo ai costi.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><a href="http://2.009.236.005/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">2.009.236.005</a> metri quadri x 542,86 euro = <a href="http://1.090.733.857.247%2C023/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">1.090.733.857.247,023</a> euro.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">traduco : <strong>1090 miliardi di euro in valuta attuale.</strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">PERO' PERO'... pero' anche qui c'è la fregatura, perchè, come ci diranno subito, l'energia non si conserva e ci serve anche di notte, quando il fotovoltaico non va.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><strong><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Verissimo il fatto che di notte il fotovoltaico non vada, un po' meno il fatto che non si possa conservare l'energia.</span></strong></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><strong></strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Al di laà del fatto che lo facciamo da sempre pompando l'acqua in bacini che poi vuotiamo quando serve, diciamo però che nessuno di noi vorrebbe fare il bis del Vajont, che doveva essere proprio uno dei bacini per lo stoccaggio di acqua.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Oddio, con tutto il rispetto per le vittime del Vajont, temo che se invece di crollare la montagna nel bacino fosse esplosa una centrale nucleare le vittime sarebbero state MOLTE MA MOLTE di più.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ma ci sono metodi anche più interessanti.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Nel 1830 circa un pirla (tal Michael Faraday, o a scelta tal Carlo Matteucci) formalizzò infatti le 2 leggi sull'elettrolisi, con la quale si separa l'idrogeno dall'ossigeno dell'acqua.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Con l'idrogeno si fanno girare benissimo svariati motori che generano altrettanto bene corrente elettrica. motori strani, visto che si chiamano Fuel Cell, o celle a combustibile, e hanno un rendimento proprio buonino con un costo proprio bassino.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Questo però ha ovviamente un costo energetico, che ho visto stimare nel 18% dell'energia da svariati faciloni, ma che visto che una cella a combustibile degna del suo nome ha una resa del 60%-70% (ce ne sono dichiarate al 75-77%), ma "qualcosa" si perde pure nell'elettrolisi , per stare tranquillo conteggero' nel 50%.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><strong><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Questo vuol dire che dobbiamo produrre 248 + 50% = 310 TWh e gestire stoccaggio e distribuzione dell'idrogeno, gas DECISAMENTE pericoloso come scoprirono sull'Hindenburg.</span></strong></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">rifacciamo i conti:</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">310 TWh = 372.000 GWh = 372.000.000 MWh = <a href="http://372.000.000.000/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">372.000.000.000</a> KWh</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><a href="http://372.000.000.000/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">372.000.000.000</a> / 123,43 = <a href="http://3.013.854.006%2C32/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">3.013.854.006,32</a> metri quadri. aka 301.385,5 ettari = 3013,85 Kilometri Quadri.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><a href="http://3.013.854.006/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">3.013.854.006</a> metri quadri x 542,86 euro = <a href="http://1.636.100.785.697%2C16/" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">1.636.100.785.697,16</a> euro.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><strong><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">traduco : 1.636 miliardi di euro in valuta attuale.</span></strong></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Poi servono gli impianti per l'elettrolisi, le condotte, i sistemi di stoccaggio... tutte cose PERICOLOSISSIME mi dicono in quanto l'idrogeno va conservato o liquido a una temperatura prossima allo 0 assoluto (mi sembra esagerino un po' ma vabbè) o a ben 200 atmosfere. Terrificante, vero?</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class=" fbUnderline" style="font-size: large; text-decoration: underline;"><strong>PECCATO CHE QUEGLI IMPIANTI CE LI ABBIAMO GIA'.</strong></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">si chiamano <span class=" fbUnderline" style="text-decoration: underline;"><strong>METANODOTTI</strong></span>, da cui già attualmente, come abbiamo visto nel rapporto del GRE, generiamo ORA il 44,7% della nostra energia.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Il metano, come sa bene chi ha una macchina a metano, viene distribuito alle pompe a 240 atmosfere, trasportato allo stato liquido in impianti che funzionano benissimo tanto da farci investire nei famigerati RIGASSIFICATORI, che sono impianti dove viene preso allo stato liquido dai metanodotti e ritrasformato in Compressed Natural Gas, o CNG per gli amici, a 240 atmosfere.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Se poi si considera che il metano i chimici lo chiamano tetraidruro di carbonio, formula chimica CH4, sembra che non sia poi particolarmente complesso generare direttamente metano PURO avendo l'idrogeno.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">L'ENEA, che di energia se ne intende, ci ha pure fatto un progetto sopra, il progetto Prometeo, a cura del Dott. Capriccioli, il quale nella sua relazione scaricabile QUI</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><a href="http://www.enea.it/produzione_scientifica/pdf_brief/Capriccioli_IdroMetano.pdf" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">http://www.enea.it/produzione_scientifica/pdf_brief/Capriccioli_IdroMetano.pdf</span></a></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">ci dice, schiaffato lì in prima pagina :</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><em>"PROCESSO, APPLICAZIONI, STATO DELLA TECNOLOGIA - Il progetto Prometeo si propone di utilizzare “eccedenze” di </em><em>energia elettrica da fonti rinnovabili (prodotte in ore di ridotta domanda) per produrre idrogeno elettrolitico (H2) che, reagendo con anidride carbonica (CO2), viene poi convertito in metano (CH4). Al momento della combustione, il metano così prodotto restituisce all’ambiente la CO2 assorbita nel processo dando luogo ad un ciclo virtualmente esente da emissioni di CO2. Esso può essere immesso in rete, usato per alimentare veicoli ad “emissioni zero”, accumulato per successivi utilizzi o anche utilizzato in celle a combustibile di tipo MCFC o SOFC. Il sistema si comporta come un volano energetico ad emissioni zero e si basa su tecnologie mature di immediata disponibilità quali l’elettrolisi e il processo di metanazione. La CO2 proviene da processi industriali, impianti chimici, impianti di gassificazione del carbone, o anche da impianti di separazione della CO2 (questi ultimi ancora in fase di sviluppo) installati in impianti termoelettrici.</em></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><em></em></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><em>PRESTAZIONI & COSTI - Rispetto alla semplice produzione di idrogeno elettrolitico, il processo Prometeo consente, con </em><em>modesto aggravio di costo dovuto al reattore di metanazione, di assorbire CO2 e produrre metano che, oltre ad essere ad </em><em>emissioni zero, può essere utilizzato in dispositivi di uso corrente e non richiede necessariamente, a differenza dell’idrogeno, l’uso di tecnologie avanzate e costose, come ad esempio le celle a combustibile. Il processo utilizza energia elettrica a basso costo (eccedenze notturne) e potrebbe beneficiare dei meccanismi di incentivazione in essere (e.g., certificati verdi) in riconoscimento della produzione di metano ad emissioni zero. Utilizzando ad esempio la produzione notturna di un generatore eolico da 100 kW, il processo è in grado di assorbire 5 Nm3/h di CO2 producendo 5 Nm3 di metano per ogni ora di esercizio dell’impianto, capaci di alimentare un piccolo autobus a metano (16 passeggeri) per circa 120 km. Considerando il costo dell’elettrolizzatore, l’analisi economica fornisce costi piuttosto elevati del metano prodotto (un minimo di 2 €/m3).</em></span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><em><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Tuttavia, l’aggravio di costi rispetto alla sola produzione di idrogeno è modesto e la valenza economica dell’idea alla base del progetto va valutata tenendo conto degli aspetti di flessibilità e diversificazioni legati al processo di accumulo energetico."</span></em></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Insomma, pensate un po, le tecnologie esistono, le abbiamo studiate, rischiano di essere molto migliori di quelle che ho considerato qui, molto meno dispendiose (abbassando quindi i costi che ho considerato), ed oltretutto LE ABBIAMO INVENTATE NOI ITALIANI !!!!</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">E visto che le centrali a metano non solo ce le abbiamo già ma sono ad oggi la spina dorsale della nostra produzione energetica, che lo portiamo in giro , ci alimentiamo le auto, ci scaldiamo le case E ci facciamo energia elettrica sembrerebbe proprio che la tecnologia per gestirlo la conosciamo bene, no?</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ora, io sono un pirla e non valgo niente. ma due conti mi sembra di saperli fare.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><strong><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">PER LO STESSO RISULTATO (toglierci dalle balle la dipendenza da fonti fossili), col fotovoltaico, si spenderebbe 1/5 del nucleare. e avrebbe dei simpatici risvolti, come potere produrre metano chimicamente puro. E sarebbe realizzabile in tempi INCREDIBILMENTE più brevi del nucleare.</span></strong></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">In più, se proprio dobbiamo pensarci, niente scorie.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">I rischi ci sono? certo, l'idrogeno e' esplosivo, il metano brucia.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Ma una volta che è esploso , è esploso. Puoi ricostruire.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Una volta che è esplosa una centrale, aspetti un'era geologica per ricostruire.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Insomma, al di là delle considerazioni ambientali, ma CONVIENE investire in nucleare?</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Secondo me, conti alla mano... no. e come vedete, il rischio nuceare non c'entra nulla.</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><br />
</span></div><div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">E ho fatto i conti col fotovoltaico. L'eolico funziona anche di notte e sembrerebbe costare meno al KWh...</span></div>Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com26tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-5204464874180782342011-03-20T16:45:00.000+01:002011-03-20T16:45:43.171+01:00trend occupati nel fotovoltaico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRV1_35oum0egZr1VKU5fzZUk_BYnj0sv4PeDcZ0W-iu8znqH8ofp4droTuajiBH6F_0vA4thQpZ5kkPUBt4CRWp3oW_UxYV7rviNPxb9dtsMK3Y0CgehTfTAhQOmGchAJznmYoqiHIl1j/s1600/trend_occupati_fv.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRV1_35oum0egZr1VKU5fzZUk_BYnj0sv4PeDcZ0W-iu8znqH8ofp4droTuajiBH6F_0vA4thQpZ5kkPUBt4CRWp3oW_UxYV7rviNPxb9dtsMK3Y0CgehTfTAhQOmGchAJznmYoqiHIl1j/s320/trend_occupati_fv.png" width="320" /></a></div>Il grafico non ha bisogno di molte spiegazioni: indica la crescita degli occupati DIRETTI nel settore fotovoltaico in Italia.<br />
La stima degli occupati INDIRETTI è di 100.000 unità.<br />
Quindi: il numero di persone che in Italia campano sul fotovoltaico non ha ancora raggiunto quello delle persone che campano grazie a quel carrozzone che costruisce macchine a vapore che è la FIAT, ma non ci vorrà ancora molto... sempreché i politici non decidano di fare ulteriori danni.Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-10366073307170066632011-03-17T20:03:00.001+01:002011-03-17T20:03:40.617+01:00Tutto quello che avresti sempre voluto sapere sul nucleare...<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: 11px; line-height: 16px;">.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: 11px; line-height: 16px;">... ma che nessuno (al potere) ha mai avuto il coraggio di dirti:</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, 'Trebuchet MS', sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 11px; line-height: 16px;"><br />
</span></span><br />
<ol><li><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, 'Trebuchet MS', sans-serif;">per avere 1 watt di nucleare , se va bene ci vogliono 13 anni..... per uno di rinnovabili, praticamente il giorno dopo.</span></li>
<li><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, 'Trebuchet MS', sans-serif;">se si spegne una centrale nucleare 999.999 famiglie rimangono al buio..... se si spegne 1 pannello solare o una pala (generatore eolico), le altre 999.999 producono anche per quella ferma.</span></li>
<li><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, 'Trebuchet MS', sans-serif;">Quando una centrale si ferma dopo 20 anni devi trovare il posto dove seppellirla con sicurezza per i prossimi 300.000 anni.....Quando dopo 20 anni devi cambiare un pannello solare o una pala,<span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: 11px; line-height: 16px;"> </span>semplicemente li ricicli e li rimetti al posto di prima e dopo 1 ora sono in produzione.(prova a fare lo stesso con il nucleare).</span></li>
</ol><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: 11px; line-height: 16px;">E se questo non è sufficiente, informatevi, informatevi e non fatevi prendere per il culo dai cosiddetti "esperti".</span>Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-69248798996496311532011-03-06T19:13:00.001+01:002011-03-06T19:13:44.571+01:00Fotovoltaico a costo zero, la grande speculazione ed il bunga-bunga.<br />
Post di Pietro Cambi, da <a href="http://crisis.blogosfere.it/2011/03/chi-ha-ucciso-il-fotovoltaico-gli-speculatori-ovviamente.html">Crisis:</a><br />
<br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #262626; font-family: 'Lucida Grande', Verdana, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial; font-size: 11px; line-height: 16px;"></span><br />
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Come volevasi dimostrare.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Cassandra, <a href="http://crisis.blogosfere.it/2010/11/avvelenati-dal-sole-parte-una-nuova-crociata-contro-il-fotovoltaico.html" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #024d92; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">quando si tratta di vaticinare</a> catastrofi, sconquassi e disastri vari, va sempre forte.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Il fotovoltaico <a href="http://www.ilpost.it/2011/03/05/il-nuovo-decreto-sulle-rinnovabili/" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #024d92; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">è ufficialmente sul letto di morte</a>.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Non è ancora ufficialmente morto ma siamo nella fase di osservazione finale, quella dopo la quale si può certificare la morte clinica e si può procedere con l'asportazione degli organi.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Il <a href="http://jacopogiliberto.blog.ilsole24ore.com/files/il-decreto-legislativo-sulle-fonti-rinnovabili-alla-versione-del-3-marzo-2011.pdf" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #024d92; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Decreto</a> che <strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">toglie qualunque incentivo per gli impianti che non siano terminati alla data del 31 Maggio 2011</strong> è stato approvato in consiglio dei ministri e probabilmente sarà ufficialmente approvato anche dai due rami del parlamento entro il mese. Ovviamente con il solito contorno di sospetta incostituzionalità.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Il tutto, come saprete, dopo mesi di bunga-bunga mediatico, con il consueto contorno di bufalozze marce.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Una per tutti: l'occupazione di suolo da parte del fotovoltaico.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Evidentemente se il suolo lo occupano, a centinaia di km quadrati, le rotonde alla francese, le aziende decotte in salsa di truffa comunitaria, i distretti industrali nati morti già sulla carta, le espansioni edilizie destinate a rimanere deserte, gli outlet delle grandi firme del sovrasfruttamento al nero multinazionale, scorticandolo, violentandolo, cementandolo per sempre, è una cosa che ci da un poco di fastidio ma la sopportiamo, con fiero cipiglio, <strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">in nome dello "sviluppo"</strong>.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Se invece (FORSE) qualche decina di km quadrati viene PROVVISORIAMENTE occupato dal fotovoltaico è tutto uno stracciamento di vesti ed un digrignar di denti.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Ahh assassinio!!</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Ahhh abominio!!</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Vuoi mettere l'infamia di preziosi ettari di nobile paesaggio toscano deturpati dagli orridi cosi!!</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Qualche decina di km quadrati??? In tutto? in tutta Italia?</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Si, qualcosa di simile alle superfici coperte dalle rotonde alla francese realizzate nello stesso periodo, <a href="http://crisis.blogosfere.it/2010/11/avvelenati-dal-sole-parte-una-nuova-crociata-contro-il-fotovoltaico.html" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #024d92; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">come ho già scritto</a>.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">SE tutto il fotovoltaico italiano, anche quello futuro fino a 8 GWp, fosse a terra occuperebbe 80 km quadrati di terreni MARGINALI</strong> (è ovvio che, salvo rare occasioni, nessuno tirerebbe giu' i vigneti di Brunello per metterci pannelli).</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Terreni, che in ogni caso non possono che trarre GIOVAMENTO ad essere lasciati in pace per qualche decennio, anzichè essere arati, erpicati, rimestati, mescolati, sconquassati, impestati con diserbanti, concimi e schifezze artificiali varie. Le falde, pesantemente depauperate, specialmente nel sud non possono che trarre giovamento da uno sfruttamento inferiore o nullo.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Una volta chiarito questo punto ai nostri amici del giaguaro rivestiti della porpora ministeriale restava solo l'argomento dei costi del fotovoltaico:<a href="http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/idITMIE72109820110302" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #024d92; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">35 miliardi in venti anni.</a></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">In effetti, se avremo raggiunto 8 GWp di installato al 31 Maggio 2011, potremmo anche stare sopra questa cifra.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Ma prendiamola per buona.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Innanzitutto: quali sono i costi VERI per il sistema paese?</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Ovvero: quanta parte dei miliardi del conto energia resta in Italia e quanta va a rimpinguare le capaci tasche dei perfidi cinesi, dei freddi tedeschi, degli innovativi amerikkani?</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Senza grandi pretese di precisione, siamo Cassandre, mica ragionieri, diciamo che circa la metà del costo di un impianto, attualmente, è riferibile ai pannelli che, in buona parte, vengono realizzati fuori dall'Italia.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Tenendo conto dei vari passaggi, grossisti, etc etc, manteniamo buona questa percentuale, probabilmente pessimistica.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Considerato il costo degli impianti, parliamo di circa 15-20 miliardi totali.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">QUINDI, spalmandolo sulla durata di vita degli impianti, ogni anno per venti anni, <strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">circa 750 milioni, forse un miliardo</strong>, uscirà dal nostro paese.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">In effetti<strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"> il conto del "ministro" sembra tornare solo se non si considera che i soldi che entrano nell'economia italiana, creando competenze, aziende e posti di lavoro ( da 100.000 a 150.000 secondo le stime) NON sono un costo per il sistema paese.</strong></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">MA ma ma: <strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">quanto risparmiamo, come sistema paese, per il fatto che NON importeremo gas e petrolio?</strong></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Il mix energetico di produzione elettrica italico si basa in buona parte sul gas, in seconda e terza battuta sul carbone e sul petrolio ed a seguire idroelettrico e rinnovabili.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Considerando 8 GWp di fotovoltaico installato, ci possiamo attendere una produzione di circa 10 TWh/anno, prendere o lasciare qualche %.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Questi <strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">10 TWh elettrici</strong>, se prodotti da fonti non rinnovabili, devono tradursi in circa <strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">25 TWh termici,</strong> ( è un valore ottimistico: il mix italico di produzione termoelettrica ha, pare, una efficienza di circa il 36%, in aumento).</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Ignorando petrolio e carbone, immaginiamo di produrli tutti con il gas, che è piu' a buon percato.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Il costo del MC per i nostri grandi operatori è un segreto piuttosto ben tenuto ma sappiamo, sperimentalmente, che al livello di 16-20 centesimi al Mc <a href="http://rassegnastampa.mef.gov.it/mefeconomica/View.aspx?ID=2009091113662916-1" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #024d92; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">si stracciano le vesti</a>, gridando al complotto, al sottocosto ed al collasso economico prossimo venturo.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Prendiamo buono questo costo, che sembrerebbe essere quello di mercato europeo, anche considerando che comunque aumenterà nei prossimi anni. Prendiamo un valore per eccesso del contenuto energetico del normal metro cubo di metano, 10kWh.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">25 TWh sono 25 miliardi di kWh. Ovvero ALMENO 2.5 miliardi di metri cubi di metano, con una approssimazione per difetto del 10% dovuta al differente contenuto energetico del potere calorifico inferiore/superiore etc etc.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Diciamo che, tutto considerato, visto anche che le centrali a gas sono piu' efficienti della media etc etc questo valore è quasi sicuramente inferiore a quello reale.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">In ogni caso a venti centesimi/mc 2.5 miliardi di metri cubi corrispondono ad ALMENO 500 milioni di euro risparmiati per la bolletta energetica italica.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Ovviamente ai prezzi attuali, che sappiamo in crescita.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Se vogliamo essere ragionevoli un raddoppio in termini reali dei prezzi del metro cubo è uno scenario ALMENO probabile, al 2030 e dintorni.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Quindi, sulla scala dei venti anni, dobbiamo considerare 750 milioni di euro.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Ma, se consideriamo l'inflazione, sempre con una certa ragionevolezza e salvo collassi monetari e default, possiamo considerare un valore di circa 1 miliardo di euro medio sui venti anni. venti miliardi di euro, quindi.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">QUINDI: <span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline; vertical-align: baseline;"><strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">il fotovoltaico costa al sistema paese, all'incirca la stessa cifra che fa risparmiare, sotto forma di bolletta energetica.</strong></span></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"> IL FOTOVOLTAICO E' A COSTO ZERO !!!!</strong></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Beh, certo: e l'altra metà della cifra? E il fatto che in realtà gli incentivi sono molto più costosi, sulla scala di venti anni?</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Ma questi sono soldi che vanno tutti allinterno del sistema paese italico. Intanto la metà rientrano, sotto forma di tasse, IVA, etc.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Una discreta quota va a creare una buona base monetaria per il sistema bancario, che finalmente, è in grado di avere un buon investimento a lungo termine e sicuro.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Se considerate quanto sovvenzionamo il resto del sistema, non solo produttivo /energetico ma anche industriale, converrete che non si può ritenere che questi siano REALMENTE un costo per il sistema paese.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Ma poi bisogna dirla tutta, se si parla di speculazione:</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Quanto ci sono costati, sempre in venti anni, le cosidette "assimilate" alle energie rinnovabili, quelle si in mano a grandi player nazionali ( ed internazionali) che possiamo, con una certa precisione, definire<strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">speculatori</strong>?</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Il tutto meglio declinato sotto il nome di <strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">"scandalo del cip6"</strong> ?</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Uh, guarda, circa la cifra indicata dal ministro.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">35 miliardi di euro.</strong></div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Senza contare le decine di km quadrati devastati dalle centrali, dai piazzali, dalle tubazioni.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Senza contare i morti per cancro, quelli per incidente.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Senza contare i morti nelle spedizioni di peacekeeping.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Senza contare gli idnicibili/inconfessabili compromessi che legano la politica estera nazionale in modo inverecondo a due carri contemporaneamente.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Chi ha ucciso il fotovoltaico?</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Gli speculatori, ovviamente.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Il fotovoltaico non può sottostare alle leggi del magna magna nazionale.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">E'una cosa troppo bella e troppo pura. OIBO'. Pure troppo seria.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline; vertical-align: baseline;"><strong style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-size: 13px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Quindi uccidiamolo ora</strong></span>, prima che la quotidiana immersione nella melma economica lo sporchi.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Sopratutto prima che qualcuno si metta a fare, magari un poco meglio, conti come quello qui mostrato.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Non so se capite l'assurdo.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Perchè, allora, non liquidiamo il settore turistico alberghiero e la risotrazione, visto che in certe zone, ad esempio la mia toscana, siamo vicini al 50% di infiltrazione di capitali di provenienza sospetta ( ovvero mafiosa)?</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">perchè non liquidiamo il settore edilizio, che tanti scempi e sprechi ed obbrobri e disastri ha fatto e continua a fare?</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">E cosa dire delle nostre vetero oligarchie imprenditoriali, sciacalli dell'exsettore pubblico?</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Eh, no.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Quella speculazione li ci piace o almeno ci siamo abituati.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">E' un bunga bunga sociale e morale a cui siamo assuefatti e quasi compiacenti.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Ma il fotovoltaico/eolico/rinnovabili no.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Manco fosse Biancaneve, guai se si apparta a fare cosaccie con dei loschi ceffi.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">O principe azzuro o morte.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Siccome di principi e di princìpi nel nostro paese ne restano pochi, morte sia (ma prima un po di bunga bunga, eh).</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Mi auguro di aver sbagliato qualcosa, nei conti/ragionamenti su esposti, possibilmente in modo macroscopico.</div><div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Perchè se avessi ragione, anche solo un poco, beh è forse arrivato il momento di scendere in piazza con la brandina, come nei paesi seri, sulla sponda sud del Mediterraneo.</div>Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-49396629914204079802011-03-05T20:04:00.000+01:002011-03-05T20:04:52.295+01:00voglioilfotovoltaico.tkDa oggi questo blog risponde (anche) al nome di <a href="http://www.voglioilfotovoltaico.tk/">voglioilfotovoltaico.tk</a>.<br />
<br />
E' un redirect, e non so bene come la prenderanno i motori di ricerca (può darsi benissimo che dal punto di vista SEO sia un disastro), però funziona... magari nei prossimi giorni provo a giocarmi un po' con i DNS di Google e chissà che non lo trasformi in un dominio "vero"...<br />
<br />
La registrazione di un dominio .tk, per restare attiva, deve ottenere almeno 25 visitatori ogni tre mesi... non sono tantissimi, dai, usatelo così resta in piedi e non ci penso più... ;-)<br />
<br />
Ah, ovviamente funziona sempre anche il vecchio e caro <a href="http://voglioilfotovoltaico.blogspot.com/">voglioilfotovoltaico.blogspot.com</a>...Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-36446038521081032632011-02-28T23:26:00.001+01:002011-03-01T17:16:58.735+01:00APPELLO PER SALVARE LE RINNOVABILI<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;">Se in una scialuppa di salvataggio piena di naufraghi uno impazzisce e cerca di affondarla, gli si tira un cazzotto e lo si butta a mare.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;">Invece nel mondo del "politicamente corretto" si scrivono appelli, destinati a restare inascoltati.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;">Postare l'appello che gira in rete non costa niente, firmarlo e spedirlo costa poco; e quindi lo faccio.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;">Poi, se per caso si dovesse decidere di fare qualcosina di più drastico e buttare a mare tutta questa zavorra politica che fa solo danni, basta che mi facciate un fischio...</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 11px;"><br />
</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px;"><br />
</span><br />
<blockquote><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;">On. Presidente del Consiglio dei Ministri</span></span></i> </blockquote><blockquote><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;">On. Ministro dello Sviluppo Economico</span></span></i> </blockquote><blockquote><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;">On. Ministro dell'ambiente, della tutela della natura e del mare</span></span></i> </blockquote><blockquote><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;">On. Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali</span></span></i></blockquote><blockquote><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;">In questi giorni, si decide la morte per decreto delle energie rinnovabili in Italia.</span></span></i> <i><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;">Quindicimila famiglie rischiano di perdere in pochi mesi il posto di lavoro, un indotto che occupa altre 100.000 persone sarà colpito. E' un prezzo altissimo, in termini sociali ed economici, che verrà pagato da uno dei pochissimi settori produttivi non colpiti dalla crisi e da un numero importante di lavoratori e famiglie. E' quello che succederà se il Consiglio dei Ministri approverà il decreto sulle rinnovabili nella versione che circola in questi giorni all'interno del Parlamento e su cui si leggono anticipazioni di stampa. Dopo pochi mesi dalla (lungamente attesa) approvazione, nel mese di agosto dello scorso anno, della legge sul nuovo conto energia, lo scorso 31 gennaio la Commissione europea ha adottato, come noto, una raccomandazione in cui invita gli Stati membri ad incoraggiare le politiche di sviluppo delle fonti rinnovabili, scoraggiando esplicitamente strumenti normativi retroattivi, causa di incertezza sul mercato e di congelamento degli investimenti.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;"> </span></span></i></blockquote><blockquote><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;">A dispetto di queste premesse, nelle bozze del decreto legislativo rinnovabili leggiamo la previsione di introdurre retroattivamente un limite vincolante di 8.000 MW. Stop ai progetti autorizzati e in corso di autorizzazione. Stop a molti cantieri in corso. Un vero e proprio tetto al fotovoltaico, più di 6 volte inferiore a quello fissato dalla Germania. È questa la prospettiva che annienterebbe il settore fotovoltaico a partire dalla prossima settimana con l'eventuale approvazione in Consiglio dei Ministri. A farne immediatamente le spese saranno circa 150.000 lavoratori impiegati direttamente e indirettamente nel fotovoltaico.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;"> </span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br />
</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;">In queste condizioni un'industria nascente è condannata a morte prima ancora di essere diventata pienamente adulta. Se nell’arco di pochi giorni non si riuscirà a introdurre dei correttivi, il fotovoltaico rischia una Caporetto, con ripercussioni molto pesanti sia in termini occupazionali che di credibilità del sistema Paese. Mentre gli Stati Uniti di Obama, pur in presenza di un taglio delle spese pubbliche molto robusto, mantengono saldo il timone verso lo sviluppo delle rinnovabili, l’Italia rischia un nuovo tracollo dopo quello degli anni Ottanta. Siamo sbigottiti, è incomprensibile. Non è abbastanza promuovere l'ambiente e la salute di noi tutti, generare ricchezza e dare lavoro a oltre 15.000 addetti diretti e fino a 100.000 indiretti, offrire l'opportunità a oltre 160.000 famiglie di diventare indipendenti energeticamente? Quali interessi si vogliono davvero tutelare? Chi sono i poteri forti che stanno eliminando ad una ad una tutte le rinnovabili? Prima l'eolico, oggi il fotovoltaico. Che destino attende un paese che distrugge sistematicamente le proprie opportunità di sviluppo? Nonostante il parere positivo in sede di Commissioni Parlamentari (per cui lo schema di decreto attuativo della direttiva 2009/28 sull’energia da fonti rinnovabili si inserisce nel quadro della politica energetica europea volta a ridurre la dipendenza dalle fonti combustibili fossili e le emissioni di CO2) il dibattito in corso, specie per le notizie di stampa spesso espressione di interessi non necessariamente palesi e esplicati in sede politica e sociale, sembra preludere ad un intervento legislativo che andrà, si teme, in senso diametralmente opposto a quello, voluto dalla Commissione, di incoraggiamento delle politiche di sviluppo delle fonti rinnovabili. La realtà è diversa. A fronte di una crisi che non smette di mordere il tessuto produttivo, è vero che il settore delle rinnovabili si muove in netta controtendenza. Gli incentivi (che, ricordiamo, non gravano sul bilancio dello Stato ma nemmeno su quello delle famiglie, come invece si è letto in questi giorni) hanno creato un volano virtuoso che ha consentito al Paese di riavvicinarsi al gruppo dei paesi leader nel campo dell’innovazione e della capacità produttiva. Il fotovoltaico, in un contesto così difficile come quello che abbiamo visto delinearsi negli ultimi anni, rappresenta un settore in crescita occupazionale e di fatturato, oltre che un settore tecnologicamente in evoluzione.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;"> </span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br />
</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;">Confidiamo nell’equilibrio e nella saggezza del Governo e del Parlamento affinché si voglia intervenire per evitare che un altro tassello della nostra economia cada vittima di contrapposti interessi e di battaglie ideologiche. Confidiamo che saprete dare un futuro alle nostre famiglie e ai nostri figli che si trovano oggi incolpevoli nella precarietà e nell'incertezza."</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;"> </span></span></i></blockquote>Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-3777713609488126642011-02-15T20:07:00.000+01:002011-02-15T20:07:08.085+01:00la notizia dell'annore-bloggo questo magistrale post di Ugo Bardi dal blog <a href="http://www.aspoitalia.it/blog/nte">Nuove Tecnologie Energetiche</a><br />
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="390" src="http://www.youtube.com/embed/SSbLL7bTF6A?rel=0" title="YouTube video player" width="640"></iframe><br />
<br />
<b>Non è questa la notizia dell’anno.</b><br />
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In questi giorni, chi avesse avuto la ventura di passare davanti a uno schermo televisivo acceso è sicuramente capitato di vedere <b>un tizio grasso, barbuto e esagitato che urlava davanti a una linea di mutande colorate stese sullo sfondo.</b><br />
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Non so esattamente con chi ce l’avesse quel tale ma, apparentemente, la cosa è stata giudicata una notizia abbastanza importante da apparire in tv.<br />
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Bene – la notizia importante non è quella di un esagitato che urla circondato da mutande. La notizia è un’altra ed è apparsa lo stesso giorno su Reuters <b>Nel 2010 sono stati installati 16 GW di impianti fotovoltaici.</b> Un record assoluto nella storia; una quantità quasi raddoppiata rispetto al 2009.<br />
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Per dare un’idea della quantità di energia che questi impianti possono produrre, ammettiamo una media di 1400 ore di funzionamento. Raffrontiamole a una centrale nucleare che può avere 7500 ore, come conseguenza 5 GW di fotovoltaico corrispondono a circa 1 GW di nucleare. Il risultato è che <b>questi impianti FV sono l’equivalente di 3 nuove centrali nucleari da 1 GW ciascuna.</b><br />
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Ragioniamoci un po’ sopra: <b>quante nuove centrali nucleari sono state installate nel mondo nel 2010? Zero.</b> Quanto ci vorrà prima che le quattro programmate centrali nucleari italiane entrino in servizio? Se va bene, 10 anni. Q<b>uanto fotovoltaico è stato installato in Italia nel 2010? Perlomeno 3 GW,</b> probabilmente di più.<br />
Anche solo mantenendo questo ritmo, <b>in 10 anni, avremo installato l’equivalente produttivo di sei centrali nucleari.</b><br />
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Ma, a parte la polemica sul nucleare che è in corso nel nostro paese, la situazione è che nel mondo esiste oggi una potenza cumulativa installata di fotovoltaico di circa 40 GW. E’ ancora un valore piccolo: circa l’1% della potenza elettrica totale installata (4 TW). Ma, a questo ritmo, stiamo andando a grandi passi verso un mondo dove l’energia sarà principalmente rinnovabile. La grande rivoluzione energetica è partita. E’ questa la vera notizia.<br />
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Ecco l’articolo originale da Reuters<br />
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<a href="http://www.scientificamerican.com/article.cfm?id=global-solar-power-growth-doubled-i"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Global solar power growth doubled in 2010: study</span></a><br />
The world added about 16 gigawatts of new solar photovoltaic (PV) power in 2010, double the growth seen a year earlier, the European Photovoltaic Industry Association told Reuters on Monday.<br />
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| February 14, 2011 |<br />
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Global solar power growth doubled in 2010: study A general view of the new PS20 solar plant which was inaugurated last month at “Solucar” solar park in Sanlucar La Mayor, near Seville, October 7, 2009. REUTERS/Marcelo del Pozo Image:<br />
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LONDON (Reuters) – The world added about 16 gigawatts of new solar photovoltaic (PV) power in 2010, double the growth seen a year earlier, the European Photovoltaic Industry Association told Reuters on Monday.<br />
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Uncertainty about Italian figures made a precise figure difficult, after an end-of-year rush to qualify for a higher solar power price premium, called a feed-in tariff.<br />
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The global increase compared with 7.2 GW of new capacity in 2009, confounding a financial crisis and reflecting sharp falls in solar panel prices and generous subsidies, especially in Germany and Italy.<br />
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“Solar PV is continuing to develop in countries that put a feed-in tariff in place,” said EPIA economist Gaetan Masson.<br />
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The added capacity in 2010 brought cumulative, global solar PV power to nearly 40 GW, up 70 percent from nearly 23 GW in 2009.<br />
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Europe dominated new solar power installations last year, at about 13 gigawatts (GW), Masson estimated, with Germany and Italy accounting for nearly 7 GW and about 3 GW respectively.<br />
<br />
Estimates for the other major European players included the Czech Republic (1.3 GW), France (0.5 GW), Spain (0.4), Belgium (0.25) and Greece (0.2).<br />
<br />
Outside Europe, the biggest markets were Japan (about 1 GW), United States (0.8 GW) and China (0.4 GW).<br />
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Solar panel prices have halved since 2007, say analysts, at about $1.8 per watt at the end of 2010 compared with $3.7 three years earlier.<br />
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The fortunes of the solar market contrasted with wind, which last year shrank for the first time in two decades as a result of a difficult market for project finance as well as uncertain regulatory support.Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-35912401530657855922011-02-15T12:03:00.000+01:002011-02-15T12:03:05.291+01:00Eugenio Benetazzo: il Signore dei PannelliEugenio Benetazzo si presenta come il "primo e unico predicatore finanziario in Italia".<br />
Effettivamente, ha un modo di affrontare (e spiegare) l'economia che definire controcorrente è riduttivo...<br />
Tutti <a href="http://www.eugeniobenetazzo.com/redazionali.htm">i suoi articoli</a>, anche se vanno letti "cum grano salis" e spirito critico, sono comunque illuminanti, ed offrono spunti interessantissimi.<br />
Quindi anche <a href="http://www.eugeniobenetazzo.com/fotovoltaico-investimenti.htm">il suo ultimo articolo</a>, dedicato specificatamente ai risvolti finanziari dell'investimento nel fotovoltaico, è degno di esser letto con attenzione.<br />
Da non sottovalutare che Benetazzo parla in questo caso anche per esperienza personale: nel fotovoltaico lui c'ha creduto, e c'ha investito i SUOI soldi...<br />
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<blockquote><i>Da alcuni mesi ricevo settimanalmente centinaia di email di lettori e simpatizzanti che mi chiedono se l’investimento in <b>infrastrutture fotovoltaiche</b> sia realmente conveniente oppure rappresenti una moda passeggera o peggio ancora una bolla finanziaria simile alle dot com durante i primi anni duemila. Queste perplessità hanno iniziato ad emergere dopo che si è sparsa in rete la notizia che anch’io a livello imprenditoriale avevo investito nella realizzazione di un parco solare dalle dimensioni considerevoli in Puglia. Nello specifico la preoccupazione dominante che ho potuto constatare è legata alla sostenibilità delle tariffe incentivanti riconosciute per la produzione di energia da FER (fonti di energia rinnovabile) qualora il nostro Paese dovesse affrontare una crisi finanziaria e di credibilità istituzionale simile a quella greca o irlandese.<br />
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Già qui si evince molta confusione infatti la copertura finanziaria necessaria al sostegno degli incentivi per le fonti di energia rinnovabile attraverso l'erogazione dei famosi contributi Conto Energia è garantita da un <b>prelievo tariffario obbligatorio</b> (denominato A3) presente sulla bolletta di ogni utenza elettrica (pesa per il 4% in quelle domestiche e per il 6% in quelle industriali). Pertanto <b>non è lo Stato con la fiscalità diffusa che sostiene i contributi al fotovoltaico</b> quanto piuttosto tutti coloro che sono intestatari di un’utenza elettrica e ne pagano il relativo servizio di erogazione. Sino ad oggi gli italiani (generalmente parlando) sono stati molto scettici nell’investire in questo settore, pur considerando che il nostro Paese vanta il miglior irraggiamento solare nelle regioni meridionali di qualsiasi altro paese europeo.<br />
<b>La reticenza degli italiani è stata ampiamente battuta dall’intraprendenza e lungimiranza di una moltitudine di investitori esteri</b> (soprattutto fondi di investimento) che hanno investito sul territorio italiano <b>milioni e milioni di euro</b>, cavalcando proprio la diffidenza italiana. Il fotovoltaico in Italia è forse uno dei pochi settori in cui ha ancora senso investire, non è un caso che <b>il nostro Paese garantisca la migliore reddittività del mondo</b> (tra il 15 ed il 18% su base annua). Persino nella mia regione in provincia di Rovigo è stato recentemente completato uno tra i più grandi impianti fotovoltaici a terra di tutta Europa: sorprende sapere che l’investimento di oltre 270 milioni di Euro è stato effettuato dalla First Reserve, notissima società di investimento statunitense.<br />
Nella mia modesta dimensione imprenditoriale, se rapportata ai numeri di questi giganti del mondo finanziario, attraverso la holding di investimento che amministro sono riuscito a replicare la medesima architettura finanziaria della First Reserve ovvero investire in un sottostante non cartaceo che possa produrre flussi di cassa a prescindere dalle oscillazioni dei mercati finanziari. L’operazione che ad oggi rappresenta un vanto del microcapitalismo italiano, dimostra che anche il piccolo, se si organizza e si aggrega, può spuntare rendimenti finanziari non replicabili dai tradizionali prodotti del risparmio gestito. Rimango invece molto scettico sulla scelta di preferire il diritto di superfice all’acquisto del terreno su cui si è deciso di installare l’intera infrastruttura fotovoltaica.<br />
Nello specifico la stragrande maggioranza di chi investe sul fotovoltaico usufruisce del diritto di superfice a 20 anni concesso dal proprietario del terreno: questa scelta potrebbe generare un dannoso effetto boomerang sulla redditività complessiva dell’operazione alla fine del periodo di concessione, infatti nessuno al momento può sapere se sarà oggettivamente conveniente smaltire i moduli fotovolatici oppure se converrà lasciarli continuare a produrre (variante economicamente possibile e conveniente solo per chi ha scelto di acquisire anche il terreno su cui è sito l’intero parco solare, cosa tra l'altro che io stesso ho preferito).<br />
Per quanto riguarda il cosidetto “impatto ambientale”<b> preferisco di gran lunga trovarmi a vivere di fianco ad un impianto fotovolatico piuttosto che avere come vicino di casa un sito per lo smaltimento dei rifiuti (leggasi termovalorizzatore) o una centrale termonucleare.</b> I moduli fotovoltaici di ultima generazione a distanza di 30 anni subiranno forse un degrado di efficienza di appena il 25 %, pertanto<b> quando il costo dell’energia elettrica sarà abbondamente salito</b> (nel 2040 saremo oltre 9 miliardi di persone), a distanza di anni dalla fine del piano di incentivazione, chi si troverà ad avere un parco solare su terreno di proprietà potrà vantarsi di possedere una piccola miniera a cielo aperto. </i></blockquote>Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-48477077004079377522011-02-11T08:50:00.000+01:002011-02-11T08:50:48.496+01:00DIY Solar Power GuidesVi segnalo il <a href="http://www.youtube.com/user/DIYSolarPowerGuides">canale Youtube di DIYSolarPowerGuides</a>.<br />
Vi troverete alcuni video interessanti (purtroppo in inglese) per il fai-da-te fotovoltaico (e non solo...)<br />
Consiglio di dare un'occhiata anche ai commenti, nei quali si trovano suggerimenti ed idee interessanti.<br />
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="390" src="http://www.youtube.com/embed/1BvMF284Ugo" title="YouTube video player" width="480"></iframe><br />
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Esisteva anche un sito ( DIYSolarPowerGuides.com ) che però pare purtroppo morto...<br />
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(disclaimer: onde evitare di trovarmi sommerso di commenti del tipo "E' pericoloso", "E' illegale", "Non si accede al Conto Energia", ecc. ecc.<br />
Ebbene, sappiate che cimentarsi con il fotovoltaico fai-da-te:<br />
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<ul><li>è potenzialmente pericoloso (mio papà mi ha insegnato che a toccare i fili si prende la scossa quando avevo quattro anni), </li>
<li>non è conforme alle attuali normative (in base alle quali dovreste chiamare un elettricista abilitato anche per cambiare una presa della corrente), </li>
<li>non si accede al conto energia... </li>
<li>e forse anche si diventa ciechi.</li>
</ul>Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-48471839071665446372010-11-23T22:31:00.000+01:002010-11-23T22:31:31.244+01:00Calcio e fotovoltaico<span class="Apple-style-span" style="color: #616161; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Ho sempre odiato il calcio, non ho mai sopportato l'idea di starmene a guardare 22 imbecilli in mutande che corrono dietro ad un pallone... ma nonostante tutto la notizia merita di esser riportata.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #616161; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Il futuro della <a href="http://www.spal1907.net/">Spal</a>, attualmente in Prima Divisione, è legato anche alla realizzazione di un progetto fotovoltaico, che dovrà garantire un autofinanziamento per il club. </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #616161; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">E’ quanto ha presentato il Presidente Butelli presso la Sala del Consiglio del Comune di Ferrara.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #616161; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #616161; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; line-height: 18px;"><br />
</span></span>Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-67570713712655010222010-11-23T22:25:00.000+01:002010-11-23T22:25:34.480+01:00Fotovoltaico, impianto da record in Piemonte - Affaritaliani.it<div><br /></div><a href="http://www.affaritaliani.it/green/solare23112011.html">Fotovoltaico, impianto da record in Piemonte - Affaritaliani.it</a><div><br /></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana; font-size: 12px; color: rgb(80, 79, 79); ">Entro il 2010 sorgerà a<strong> Gallo d’Alba</strong> (Piemonte) uno dei più grandi impianti fotovoltaici d’Italia <strong>integrato nel tetto dell’azienda Mondo</strong>. L’impianto si svilupperà su una <strong>superficie di 35.000 mq</strong>. Produrrà una potenza di circa 4,6 MWp, potrebbe, per capire meglio, soddisfare il fabbisogno energetico di oltre <strong>1600 famiglie</strong>.</span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana; font-size: 12px; color: rgb(80, 79, 79); "><br /></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana; font-size: 12px; color: rgb(80, 79, 79); ">I lavori per l’integrazione dell’impianto, progetto del gruppo Mondo in collaborazione con Solesa sono iniziati a luglio e dovrebbero essere completati entro la fine dell'anno. Interessante anche la <strong>convenzione stipulata dalle due società</strong> grazie alla quale i dipendenti dell’azienda Mondo saranno agevolati nell’installazione di un impianto fotovoltaico ad uso domestico qualora ne fossero interessati.</span></div>Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-30778656086898983892010-08-20T00:04:00.000+02:002010-08-20T00:04:52.188+02:00un cuore di legno con il fotovoltaicoL'amico Luca, blogger di <a href="http://www.viadellaluna2.it/cuoredilegno/">Cuore di Legno</a>, ha completato la sua bella casa in legno con la classica ciliegina sulla torta: <a href="http://www.viadellaluna2.it/cuoredilegno/?p=1636">un bell'impianto fotovoltaico</a>. Adesso non gli resta che attendere la connessione dell'Enel, sperando che non impieghino troppi eoni...Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3817748276122308751.post-4188415859368868682010-08-13T18:24:00.000+02:002010-08-13T18:24:03.435+02:00Fotovoltaico gratis a TriesteLa <a href="http://www.provincia.trieste.it/">Provincia di Trieste</a> ha lanciato un progetto, dal roboante nome "La Provincia di Trieste, i cittadini e il sole", con il quale si prefigge di mettere a disposizione della cittadinanza mille impianti fotovoltaici senza alcun onere di spesa legata all’acquisto o all’installazione degli stessi.<br />
Quanti installare l’impianto fotovoltaico sul tetto di casa propria grazie a questa iniziativa, potranno utilizzare gratuitamente l'energia prodotta per le proprie esigenze; mentre i proventi del relativo "conto energia" verranno ceduti a quello che viene chiamato "soggetto attuatore", ovvero l'azienda che si aggiudicherà l'appalto per la realizzazione (gratuita) di questi mille impianti...<br />
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Insomma:<br />
<ul><li>il cittadino ci mette il tetto, e si cucca l'energia elettrica gratis</li>
<li>un'azienda selezionata dalla Provincia fornirà (gratis) l'impianto e ne curerà (gratis) la manutenzione, e in compenso si cuccherà i proventi del "conto energia"</li>
</ul><br />
Non mi è ben chiaro il ruolo della provincia, in tutto questo... :-)<br />
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Comunque, ben venga qualsiasi iniziativa che promuova la diffusione del fotovoltaico.<br />
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La scadenza per i cittadini per presentare la domanda è il 30 settembre 2010.<br />
Invece la scadenza per le aziende che volessero proporsi come "soggetto attuatore" è il 15 settembre 2010.<br />
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Sul sito della Provincia di Trieste è disponibile il <a href="http://www.provincia.trieste.it/c/document_library/get_file?uuid=7d8c9b34-d2c1-49ac-b86a-ef1559a15d99&groupId=11344">Bando per i Cittadini</a> (completo di relativa modulistica), il <a href="http://www.provincia.trieste.it/c/document_library/get_file?uuid=abdd7b39-3705-467e-98d9-564aeac5a402&groupId=11344">Bando per le ditte</a> ed <a href="http://www.provincia.trieste.it/c/document_library/get_file?uuid=faff3e3c-a1e9-4423-812d-5e2501b74c66&groupId=11344">i criteri di selezione</a> per le ditte.<br />
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Invece l'unico criterio per i cittadini pare esser quello del "chi primo arriva bene alloggia": quindi, affrettatevi a presentare le domande, che verranno evase in ordine cronologico.Archimedehttp://www.blogger.com/profile/01434054176061058136noreply@blogger.com1