giovedì 4 settembre 2008

Dimensionamento dell'impianto fotovoltaico

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Quando chiedete un preventivo per un impianto fotovoltaico, immancabilmente vi chiedono: "Qual'è il suo consumo attuale di energia elettrica"?
Dopodichè lo usano come base per il dimensionamento, partendo dal presupposto (apparentemente giusto) che:
  • se l'impianto produce più del vostro fabbisogno, allora regalate energia elettrica all'ENEL ed il rientro economico è inferiore
  • se l'impianto produce meno del vostro fabbisogno, allora vi ritroverete comunque a dover acquistare un po' di energia dall'ENEL (mentre con un impianto più grande avreste speso un po' di più ma avreste avuto un ritorno economico migliore)
E quindi tutti i progetti sono basati proiettando il CONSUMO ATTUALE per i prossimi venti anni.
Ma chi ha detto ciò? Sulla base di quale assurdo preconcetto puoi ipotizzare che il consumo di una famiglia resterà circa costante per i prossimi VENTI anni?!?!
Nei prossimi venti anni i figli si sposeranno e se ne andranno (ed il consumo diminuirà), o magari arriveranno altri figli (ed il consumo aumenterà).
Tra dieci anni si cambierà la lavastoviglie, con una che ha un consumo di 1/10 rispetto all'attuale... oppure tra dieci anni l'illuminazione sarà tutta a turboled a tiotimolina risublimata, ed illumineremo a giorno un salone con 3 watt di consumo. O magari, considerato che la corrente ce l'abbiamo gratis mentre il gas lo pagheremo a 327000 euro al metro cubo, decideremo tra dieci anni di installarci un impianto di riscaldamento elettrico a pompa di calore ionizzante ad effetto venturi...
Quello del "prendere i consumi attuali e manetnerli uguali per i prossimi 20 anni" è solo uno degli scenari possibili. Ed, obiettivamente, il più improbabile.
Tuttavia è quello che usano i "progettisti"...

Le mie considerazioni al proposito sono:
  • il conto energia comunque è indipendente dal consumo; ovvero, il contributo del conto energia si riceve per ogni kwh immesso in rete, anche se non consumato in proprio
  • il consumo di energia elettrica, in futuro, è facile che aumenti, e per diversi motivi:
    1 - le altri fonti di energia domestica (gas) aumenteranno sensibilmente di prezzo, e quindi troveremo comunque conveniente spostare il più possibile i nostri consumi sull'elettrico
    2 - anche senza aumenti di prezzo, comunque l'utilizzo di una maggior quantità di energia elettrica di origine fotovoltaica al posto di combustibili fossili (gas) è comunque un BENE
    3 - già oggi esistono tecnologie alimentate elettricamente sia per il riscaldamento (pompe di calore) sia per la cottura di cibi (piani ad induzione) che sono intrinsecamente migliori e più efficienti dei tradizionali apparecchi a gas
    4 - probabilmente (e, aggiungo, purtroppo) nei prossimi vent'anni appariranno altri infernali gadget elettrici, i quali aumenteranno i nostri consumi ma dei quali non potremo più fare a meno (è da mezzo secolo che va avanti questa storia, volete che si fermi proprio adesso?)

5 commenti:

  1. Sottoscrivo in pieno.

    Innanzitutto complimenti per il blog.
    Sono anch'io uno che vorrebbe, però non posso, i condomini non hanno intenzione di installare un loro impianto, ma comunque vogliono lasciarsi aperta la possibilità. Nel mio 1/14 di tetto un impianto non riesco a mettercelo, e quindi sto fermo.

    Sulle considerazioni che fai, in particolare sottoscrivo quella del riscaldamento elettrico. Una pompa di calore (magari con sonda geotermica) permette già di pagare meno che il gas, e se l'elettricità ce l'hai gratis e il gas aumenti, non può che convenire sempre di più.
    Ma e' anche vero che il kWh che costa meno e' quello che non consumi. Se si arriva a consumi dell'ordine di 4-5 kWh/giorno (casa mia), l'impianto FV e' talmente piccolo che conviene regalare la corrente allo Stato, guadagnando solo con gli incentivi, ma farlo un pelo più grande per ammortizzare i costi fissi.
    E a quel punto inventarsi metodi per consumare elettricita' al posto di qualcos'altro. Mobilita' elettrica ad es.?

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  2. Dopo aver letto il tuo commento a commento del mio sul blog di Debora - frase molto incasinata, ma capirai di sicuro - ho avuto il piacere di conoscere un blogger serio e competente. Bravo, continua così !

    Maurizio T.

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  3. Per Gianni Comoretto: grande! hai centrato il nocciolo della questione!
    Quello che oggi puo' andare con altre fonti di energia domani potrebbe andare con l'elettricità: piastre della cucina, il forno elettrico, ci si compera uno scooter elettrico al posto di quello a benzina, o meglio, quando arriveranno le auto elettriche o ibride con batterie ricaricabili attraverso una semplice presa elettrica ( vedi www.calcars.com ) si potrà utilizzare l'energia elettrica prodotta dal FV per usi ora non coperti da Enel e soci.

    Anche per il riscaldamento: chi installa un impianto solare termico puo' acquistare un accumulo solare con resistenzze elettriche integrate o meglio ancora alimentare con l'elettricità una pompa di calore ;-)

    ciao
    Alby

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  4. da quest'anno è possibile anche per gli impianti di potenza inferiori ai 20 kwp, di fare un contratto di cessione delle eccedenze con conguaglio a fine anno!!!! w il solare

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  5. Hai assolutamente ragione nel dire che basarsi sui consumi attuali non sia la miglior strategia per dimensionare un fotovoltaico.
    Quello che non vedo è la tua idea per un dimensionamento appropriato.
    Daltronde se uno sa come le cose possono cambiare in futuro come puo decidere che dimensione deve avere l'impianto?
    In ogni caso se le esigenze della famiglia o dell'azienda dovessere in futuro richiedere piu energia basta aggiungere qualche pannello in piu.
    Se invece diminui il fabbisogno il restante si immette in rete, e ci si guadagna un po.
    Quindi a me l'utilizzo della stima del consumo attuale non sembra poi tanto campata in aria.

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