martedì 5 maggio 2009

nuova guida GSE all'integrazione architettonica

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Il 24 aprile, un po' in sordina, il GSE ha reso disponibile sul proprio sito la nuova "Guida agli interventi validi ai fini del riconoscimento dell’integrazione architettonica del fotovoltaico".

Vi ricordo che il concetto di "integrazione architettonica" (totale o parziale) è importante perchè permette di accedere a delle tariffe incentivanti più elevate.

Ci sono parecchie novità sul concetto di "integrazione architettonica", vengono chiariti molti punti (che erano rimasti vaghi nella prima guida), e chi sta progettando o realizzando un impianto farebbe bene a studiarsela con molta attenzione... soprattutto perchè i parametri della "totale integrazione architettonica" sono adesso molto più stretti e vincolanti.

7 commenti:

  1. A quanto pare, però, il GSE sta applicando i nuovi criteri anche nella valutazione della integrazione degli impianti che in queste settimane stanno terminando il lungo iter burocratico, ovvero impianti che sono stati progettati e realizzati 5-7 mesi or sono e attivati 2-3 mesi fa. In altre parole, impianti che sono stati realizzati in un certo modo (seguendo le direttive disponibili al momento della progettazione) con lo scopo di ottenere la totale integrazione vengono adesso "bocciati" perchè NEL FRATTEMPO il GSE ha cambiato i propri parametri di giudizio!!!
    Alla faccia dell'incoraggiamento e del "premio". Se a ciò si aggiunge il fatto che chi ha comprato un impianto fv domestico nello scorso autunno ha poi assistito con sommo gaudio al crollo verticale dei prezzi, c'è proprio di che sentirsi soddisfatti e... incentivati.

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  2. L'abbassamento dei prezzi del FV è il benvenuto: non dimentichiamoci che scopo della tariffa incentivante è proprio quello di creare i presupposti per la nascita di un mercato maturo del fotovoltaico, e quindi anche dei normali cali di prezzo dovuti alle conseguenti economie di scala e come risultato degli investimenti in ricerca e sviluppo.
    Non parlerei comunque ancora di un "crollo verticale" dei prezzi...
    Sulla questione della retroattività delle norme del GSE invece hai ragione da vendere. In rete se ne discute parecchio, ad esempio anche qui:
    http://www.energeticambiente.it/legislazione-normative-e-comunicati-ufficiali/14718019-gse-e-novita-retroattive.html

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  3. Confermo che GSE tenta spudoratamente di declassare i vecchi impianti del 2008 non ancora approvati.
    Io ho realizzato una pergola fotovoltaica PERFETTAMENTE in regola con le concessioni eppure GSE me lo spudoratamente declassato " a terra ".
    Le motivazione totalmente CAPZIOSE: non è di ridotta superfice in pianta ( quanti metri è RIDOTTA ? ) poi non è abbastanza di PERTINENZA alla abitazione ( senza dire però quanti metri sia la distanza dalla casa ) e poi si lamentano che non ci sono rampicanti.... il tutto poi aggravato dal fatto che nel 2008 ero stato in fiera a Verona e GSE mi aveva detto TUTTO OK !!!
    Mi sto organizzando con l'avvocato .....

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  4. I rampicanti?!?!?!?
    Certo che è affascinante l'idea di far crescere l'edera sui pannelli FV... solo al GSE potevano pensarla!!!! :-D

    Scherzi a parte, hai tutta la mia comprensione e solidarietà (per quello che può servire).

    Tienimi aggiornato sull'evoluzione della situazione!

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  5. Lo scorso 8 novembre è terminata l'installazione sulla mia abitazione un impianto FV di 2,88 KWP con Helios Impianti di Siena.
    Al momento sto agendo per le vie legali per cercare di farmi risarcire i danni che la ditta ha provocato sul mio tetto (mi piove in casa!!!) ma soprattutto vorrei poter attivare l'impianto che da più di sette mesi è inerte a prendere il sole sul mio tetto!
    Qualcuno può darmi dei suggerimenti su come mi devo comportare, visto che la Helios non ha nessuna intensione di intervenire per risolvere la questione?
    Posso chiedere legalmente la risoluzione del contratto e il risarcimento del danno causatomi?
    Grazie a chiunque vorrà rispondere.
    Rinnovo l'avviso: attenzione alle proposte troppo allettanti!!!

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  6. @ Mydearfriend

    Trieste storia, la tua... e difficile darti un consiglio senza conoscere bene la situazione.
    Adire a vie legali è sempre possibile, ma è sempre l'ultima ratio... il risultato è sempre incerto ed i costi sono biblici.
    Vale sempre il consiglio (valido per tutto: dall'impianto fotovoltaico ai mobili di cucina) di "non pagare tutto fino a che non è tutto a posto"...
    Ma se non hai più l'arma del "non ti pago fino a che non è tutto a posto", allora non ti resta che fare la faccia feroce...
    Fagli scrivere una bella lettera di messa in mora da un avvocato (potresti scriverla anche tu, ma visto che l'intento è fare impressione, è meglio farla scrivere da un avvocato...), in cui gli dai un termine ben determinato (non meno di 15 giorni, ma non più di un mese...) per sistemare tutto.
    Trascorso il termine, puoi far sistemare la cosa da qualcun altro a tue spese, epoi rivalerti sull'azienda in sede legale...
    Oppure verifica se, nella tua provincia, è attivo un servizio di conciliazione della Camera di Commercio: il risultato è molto simile a quello della causa, ma i tempi sono brucianti (entro un paio di mesi la cosa si è conclusa), e mostruosamente più economico. Se la controparte non si presenta alla conciliazione, è un elemento in più che peserà poi negativamente su di loro in sede di giudizio...

    Buona fortuna, e tienici aggiornati!

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  7. mi piacerebbe sapere come è finita
    attualmente mi trovo nella tua situazione
    e penso molti altri

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