venerdì 25 settembre 2009

Nucleare? Per intanto va avanti il fotovoltaico...

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Sunpower e Sunray annunciano l'avvio di un impiantino da 80 ettari, per totali 100 MWp...
Nulla di particolare, se non fosse che tale impianto verrà realizzato a Montalto di Castro, sede della già abortita centrale nucleare (e, secondo incontrollate voci di corridoio, possibile candidata ad ospitare una nuova centrale nucleare).

Si osserva sempre con piacere quando il fotovoltaico avanza, mentre il nucleare è destinato a restare inesorabilmente fermo al palo...

giovedì 24 settembre 2009

La vergogna del fotovoltaico in Piemonte

Riporto dal blog Nuove Tecnologie Energetiche:

In epoche remote, pare che fosse considerato sconveniente esporre biancheria intima ad asciugare all’aperto. Si riteneva allora opportunoproteggere la pubblica decenza coprendo i vergognosi oggetti con un telo che salvaguardasse la sanità mentale del passante che ne sarebbe potuto essere sconvolto.

La regione Piemonte sembra avere un atteggiamento simile nei riguardi dell’energia solare, che ritiene evidentemente cosa vergognosa e contraria alla pubblica decenza. In una legge recentemente approvata, proibisce di installarli a meno che non siano invisibili. Suggerisce addirittura di coprirli, magari con un bel telo, come si faceva una volta con le mutande ad asciugare.

Ecco cosa scrive Leonardo Libero alla mailing list del blog NTE dopo un esame della legge regionale.

Cari amici, <..> la Regione Piemonte ha premurosamente pensato anche ai tetti piani. E al paragrafo 3.7 della Legge n. 13 ha scritto:

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Come dire che la stessa Regione (n.b. governata dal Centro-Sinistra) in questi giorni tutta presa nell’organizzazione del convegno megagalattico UNIAMO LE ENERGIE (7 – 11 ottobre), si vergogna di far vedere applicati, perfino nel più sperduto villaggio, i saggi criteri energetici che con tanto battage promuove.


Ma sono poi così brutti i pannelli fotovoltaici?!?!
Certo che tutto questo zelo per evitare l'orrenda vista dei pannelli fotovoltaici potrebbe esser dedicato a migliori cause...

Di buono c'è che comunque questa legge obbliga l'installazione del fotovoltaico su tutte le nuove costruzioni; e quindi il passaggio di cui sopra è probabilmente frutto dell'eccesso di zelo di qualche oscuro burocrate...

Comunque: è disponibile in rete sia il testo completo della legge, che il regolamento attuativo.

martedì 15 settembre 2009

20.000, e non sentirli...

Era il primo marzo (ovvero, poco più di sei mesi fa) allorchè, tra il vario ciarpame che affolla questa pagina, installai il contatore di visite di Flagcounter...
Da allora siete passati di qui in 20.000 - solo dall'Italia.
Poi in 181 dalla Germania, in 100 dagli USA, 73 svizzeri, 54 inglese, 48 francesi...
Numeri che, a dirli così, fanno un po' impressione... ma lusingano. Fa piacere, insomma, sapere che oltre 20.000 persone da ogni angolo del pianeta sono passate da queste parti ed hanno letto qualcosa di mio (la percentuale di "rimbalzi" è molto bassa... me lo assicura Google Analytics)
Grazie, continuate così...

giovedì 10 settembre 2009

Vigneto fotovoltaico

I raggi del sole maturano l’uva e nello stesso tempo producono elettricità. Succede in Puglia, vicino Bari, dove è da qualche giorno in esercizio il primo impianto fotovoltaico in Italia realizzato su un vigneto a tendone per la produzione di uva da tavola.

L’iniziativa è di un intraprendente imprenditore agricolo pugliese che ha pensato bene di integrare il reddito derivante dalla coltivazione dell’uva con quello della produzione di energia elettrica da fotovoltaico.

L’impianto è stato realizzato a coprire 1000 mq di un vigneto che si estende per 3 ettari, ha una potenza di 50 kWp e riuscirà a produrre circa 60.000 kWh all’anno. Ha richiesto 280 mila euro di investimento.

Caratteristiche assai interessanti sono:
  • la struttura dell’impianto fotovoltaico è realizzata in modo da non arrecare danno o disturbo alla produttività del vigneto sottostante
  • l’energia prodotta sarà utilizzata, in parte per il riscaldamento del vigneto per avere una raccolta precoce (primizia) e quindi di maggior valore economico, ed il resto ceduta in vendita alla rete
  • l’impianto è del tipo "integrato" e produrrà un reddito aggiuntivo a quello agricolo stimato in 30.000 euro all’anno
Gli agricoltori italiani sono avvisati!
Per la cronaca: nell’agro di Castellana Grotte, sempre in provincia di Bari, da circa un anno è in esercizio il primo impianto fotovoltaico italiano applicato ad un frutteto.

(fonte: pienosole.it)