In epoche remote, pare che fosse considerato sconveniente esporre biancheria intima ad asciugare all’aperto. Si riteneva allora opportunoproteggere la pubblica decenza coprendo i vergognosi oggetti con un telo che salvaguardasse la sanità mentale del passante che ne sarebbe potuto essere sconvolto.
La regione Piemonte sembra avere un atteggiamento simile nei riguardi dell’energia solare, che ritiene evidentemente cosa vergognosa e contraria alla pubblica decenza. In una legge recentemente approvata, proibisce di installarli a meno che non siano invisibili. Suggerisce addirittura di coprirli, magari con un bel telo, come si faceva una volta con le mutande ad asciugare.
Ecco cosa scrive Leonardo Libero alla mailing list del blog NTE dopo un esame della legge regionale.
Cari amici, <..> la Regione Piemonte ha premurosamente pensato anche ai tetti piani. E al paragrafo 3.7 della Legge n. 13 ha scritto:
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Come dire che la stessa Regione (n.b. governata dal Centro-Sinistra) in questi giorni tutta presa nell’organizzazione del convegno megagalattico UNIAMO LE ENERGIE (7 – 11 ottobre), si vergogna di far vedere applicati, perfino nel più sperduto villaggio, i saggi criteri energetici che con tanto battage promuove.
Ma sono poi così brutti i pannelli fotovoltaici?!?!
Certo che tutto questo zelo per evitare l'orrenda vista dei pannelli fotovoltaici potrebbe esser dedicato a migliori cause...
Di buono c'è che comunque questa legge obbliga l'installazione del fotovoltaico su tutte le nuove costruzioni; e quindi il passaggio di cui sopra è probabilmente frutto dell'eccesso di zelo di qualche oscuro burocrate...
Comunque: è disponibile in rete sia il testo completo della legge, che il regolamento attuativo.
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