Mentre il barile si avvia a toccare gli 87 dollari, molti si affrettano ad implementare tecnologie alternative, come quella dei pannelli solari. In prima fila, troviamo le compagnie petrolifere. Ma prima di festeggiare, c'è da capire quel è l'uso che progettano di farne: ad esempio... estrarre più petrolio.C'è bisogno di aggiungere qualcosa? No, purtroppo no...
Non c'è limite alla perversità della mente umana. Riporta blogeko che la Chevron installerà ben 7700 pannelli solari in un suo giacimento californiano, per un totale di 740 kW prodotti su 3,8 ettari. My brain hurts, mi fa male il cervello, titola il blog americano che ha commentato la notizia, evidentemente succede anche a loro.
Lo scopo di tale lodevole sforzo da parte della Chevron risiede infatti nella volontà di risparmiare energia nel processo di estrazione da quello che è il quinto giacimento degli Stati Uniti, in depletion dura come tutti gli altri giacimenti americani. Risparmiando energia si risparmiano quattrini, rendendo sfruttabile per un altro po' il petrolio rimasto.
Insomma, la tecnologia solare pare appannaggio dei petrolieri, come potrà testimoniare chiunque sia stato fuori porta per la Pasqua. Negli ultimi mesi sono fioriti enormi "campi" di pannelli sopra tutte le aree di servizio autostradali, con grande invidia degli ambientalisti. E' un po' triste vedere che l'energia solare sia così dispendiosamente usata per distribuire benzina, non è vero?
Ho deciso. Voglio i pannelli fotovoltaici sul mio tetto! Il perchè, dovrebbe esser ovvio... e se non lo fosse, lo spiegherò sul blog. Se volete accompagnarmi in questa avventura...
martedì 6 aprile 2010
Errare è umano, perseverare diabolico...
Debora Billi, in un suo azzeccatissimo post sul blog petrolio, deplora l'uso perverso ed aberrante che talvolta viene fatto della tecnologia fotovoltaica:
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