sabato 24 aprile 2010

Fotovoltaico: hic et nunc!

Bisogna puntare sul fotovoltaico oggi. E non intendo "oggi bisogna puntare sul fotovoltaico": intendo che bisogna farlo letteralmente OGGI STESSO (anzi, visto che è sabato, rimandiamo a lunedì... ma significa giò perdere due giorni preziosi).
Perchè tutta questa fretta?
Guardatevi questo grafico:
Osservatelo bene. Ammiratelo, studiatelo, stampatelo in formato A3 e piazzatevelo sullo schermo del televisore. Mettetetevelo come sfondo del desktop. Ed anche come salvaschermo.
Perchè questo grafico vi dice, in soldoni, che già dal prossimo anno la produzione di carburanti derivati dal petrolio comincerà a calare sensibilmente, e che nel prossimo decennio precipiterà di un 25%.

Per quelli che "sono le solite palle da ecologisti abbracciatori di alberi/catastrofisti/picchisti/cospirazionisti": la fonte di questo grafico è notoriamente ecologista, cospirazionista, picchista e catastrofista: si tratta dello United States Department of Energy.

Per quelli che "eh, ma ci sono nuovi giacimenti che entreranno in produzione bla bla bla": questi "presunti nuovi giacimenti"sono compresi in quella quota "unidentified projects". In un report ufficiale non gli pareva bello chiamarla "bullshit", ed allora hanno optato per un "unidentified projects". Ma questo blog NON è una fonte ufficiale, e posso quindi permettermi di usare un termine più adatto per tradurre quel "unidentified projects": ed il termine (traduzione letterale di "bullshit") è un lapidario "CAZZATE!".

Quindi, lunedì telefonate al vostro elettricista, ed informatevi per un impiantino fotovoltaico.
Forse conviene pensare direttamente ad uno di quegli inverter che permettono il funzionamento "ad isola" in caso di blackout (sono pochi, ma esistono): prevedo frequenti blackout, nel prossimo ventennio.

1 commento:

  1. Se ne parla anche sul blog petrolio:

    http://petrolio.blogosfere.it/2010/04/2012-abbiate-paura.html

    RispondiElimina