Un impiantino fotovoltaico da 46 MW è appena stato realizzato in Portogallo dalla Acciona.
L'impiantino è costituito da oltre 262080 pannelli, montati su 2520 inseguitori.
Il costo complessivo è stato di circa 260 milioni di euro, ovvero circa 5,6 milioni di euro a MW.
L'impianto è stato completato in meno di 13 mesi, e già a marzo 2007 (ovvero, tre mesi dopo l'inizio della costruzione) i primi gruppi di pannelli immettevano già corrente in rete.
Infine, l'impianto è stato costruito totalmente con fondi privati: lo stato non ci ha messo un centesimo.
Vogliamo confrontare con una centrale nucleare?
Una centrale nucleare ha un costo di costruzione di circa 2,2 milioni di euro a MW (quindi, circa i 2/5 di un sistema fotovoltaico), ma in compenso:
- ha rilevanti costi di esercizio per tutta la sua durata
- ha rilevanti (e mai precisamente quantificati) costi di smaltimento e dismissione al termine della sua vita
- comporta una serie di incognite e rischi, non solo sul piano della sicurezza, ma anche dell'approvvigionamento di combustibile
- i tempi di realizzazione variano tra i 6 anni (stime ottimistiche) e 12 anni (decisamente più realistiche - i pessimisti parlano di 15-20 anni); e fino alla completa realizzazione non immette un solo watt in rete
Mia considerazione personale: impianti fotovoltaici giganteschi non hanno molto senso. Uno dei vantaggi del sistema fotovoltaico è la possibilità di produzione distribuita, e questo vantaggio viene ovviamente a cadere nel caso di impianto di grosse dimensioni.
Però queste notizie sono interessanti per diversi motivi:
- intanto ci permettono un confronto molto più diretto ed obiettivo tra fotovoltaico e nucleare (invero, è difficile confrontare l'impiantino da 3 kwp sul tetto di casa propria con una centrale nucleare...)
- permettono comunque all'industria del fotovoltaico di crescere ed affermarsi
- ci fanno capire in quale direzione stia andando il resto del mondo
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