- il calcestruzzo preparato non è propriamente "a regola d'arte": troppa acqua...
- conviene usare un calcestruzzo con ghiaia da getto ed aggiungere un po' di sabbia fine: ne guadagnerà il lato estetico (la superficie sarà più liscia ed omogenea)
- conviene riempire totalmente i catini (o secchi) di calcestruzzo, realizzando anche una lieve pendenza verso il bordo (insomma, la superficie deve essere conica): in tal modo non vi sarà ristagno d'acqua (come invece capiterà nel caso della foto)
Ed un ristagno d'acqua significa un allevamento di zanzare, oltre al fatto che il piede metallico della struttura sarà facilmente soggetto a corrosione
(Nell'esempio della foto c'è tutto il tempo per rimediare: basta aggiungere ancora un po' di calcestruzzo...) - l'uso di catini (anziché dei classici secchi di vernice) permette di ottenere dei plinti più larghi e di superficie più ampia
Ho deciso. Voglio i pannelli fotovoltaici sul mio tetto! Il perchè, dovrebbe esser ovvio... e se non lo fosse, lo spiegherò sul blog. Se volete accompagnarmi in questa avventura...
martedì 29 maggio 2012
supporti per fotovoltaico fai-da-te
La foto non ha bisogno di molti commenti: dei plinti realizzati in maniera semplice, economica, quasi geniale:
Un po' di considerazioni e di possibili miglioramenti:
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
E quando occorre si aguzza l'ingenio. Ottimo fai da te!
RispondiElimina